Giorno di vacanza – Inès Cagnati

Titolo: Giorno di vacanza
Autore: Inès Cagnati
Data di pubbl.: 2023
Casa Editrice: Adelphi
Genere: Narrativa
Traduttore: Lorenza Di Lella e Francesca Scala
Pagine: 151
Prezzo: 18,00

La scrittura di Inès Cagnati non dà tregua, non concede scampo. Lo abbiamo visto leggendo Génie la matta, il secondo romanzo della scrittrice francese che Adelphi ha pubblicato lo scorso anno.

In questi giorni la casa editrice fondata da Roberto Calasso manda in libreria Giorno di vacanza, che è il primo libro scritto dalla Cagnati.

Siamo davanti a un altro romanzo duro, una storia che scava negli abissi disperati della protagonista. Galla, una giovane ragazza che proviene da un paese desolato   e perso tra terre aride, sassi e paludi.

Galla racconta in un monologo toccante e estremo il suo mancato mondo d’amore che nasce nel cuore della sua disperata e povera famiglia in quella terra terra inospitale dove è nata e in cui non cresce nulla di buono.

La protagonista tenta la fuga con la sua inseparabile bicicletta, lo strumento che la rende libera e indipendente a bordo della quale raggiunge il liceo nella speranza di affrancarsi dallo squallore delle sue origini.

La bicicletta è la sua migliore amica, la depositaria delle sue confidenze e anche il mezzo con cui percorre i 35 km che separano il liceo dalla sua casa sperduta in mezzo al nulla.

Nel romanzo la seguiamo a bordo del mezzo senza fari e parafango una domenica di vacanza mentre torna a casa.

E nel suo viaggio ascoltiamo i suoi ragionamenti dolorosi sul padre burbero e violento che impicca i cani vecchi, sulla madre anaffettiva che si rifugia nella lettura di leggeri romanzi d’amore e sulle sue numerose sorelle e sulle zie acide e arpie.

Ma il giorno di vacanza di Galla non sarà spensierato. Il padre quando arriva davanti a casa la caccia e lei sarà costretta a dormire con il cane nel fienile.

Non avrà mai scampo alla sua vita di miseria e mentre vaga per i boschi e le paludi Galla racconta in un monologo crudo e crudele la sua esistenza senza redenzione.

La ragazza si augura che il mondo vada a pezzi come le melagrane amare che rubava nel giardino della zia. «Davvero i sono augurata con tutte le mie forze che il mondo esplodesse in una girandola di sangue. Non è successo. Non succede mai niente di quello che ti auguri. Lo so bene non importa. Neppure la terra intera che, rossa e ridotta in polvere, esplode contro quel cielo pallido sarebbe bastata a consolarmi. Avrei dovuto esplodere anch’io e ricadere sul mondo intero come lacrime di pioggia. Ma niente».

Galla pedala con la sua bicicletta, attraverso i suoi inferni, sono amari i conti che fa con la sua miseria e con la sua atroce stravaganza.

Inès Cagnati in Giorno di vacanza sceglie la lingua più crudele per raccontare il mondo devastato della giovane protagonista e come per Génie la matta noi lettori faremo i conti con tutta l’amarezza di una scrittura intensa e potente che ci porterà a spasso negli abissi dell’infelicità.

È una scoperta interessante questa scrittrice e dalla sua lettura ancora una volta si viene fuori sconcertati e scossi, con l’anima in frantumi e la coscienza sconvolta.

Giorno di vacanza, un altro colpo al cuore, un altra lama che taglia la carne, un altro viaggio nell’abisso. Insomma, grande letteratura.

 

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