
Autore: Schätzing Frank
Casa Editrice: Nord editore
Genere: Romanzo
Traduttore: Zuppet R.; Ferrantini L.; Sassi F.
Pagine: 1014
Prezzo: 22.00 €
Afghanistan, 2008. Tom Hagen, giornalista d’inchiesta, ha la possibilità di realizzare lo scoop della sua vita: sarà uno dei testimoni di un blitz che dovrebbe liberare tre ostaggi occidentali sequestrati da dei talebani. Ma non succederà niente di tutto ciò. Per colpa sua, moriranno sia gli ostaggi, sia la sua assistente.
Tre anni dopo quel maledetto giorno la carriera di Tom è ancora bloccata in una palude di risentimento e diffidenza da parte dei suoi colleghi, ma, forse, è arrivato il momento per il giornalista di riprendersi quanto gli era stato tolto. Un suo vecchio informatore lo avverte che qualcuno vuole incontrarlo per passargli dei documenti riservati sull’operato del governo israeliano, in cui ci sarebbero anche le prove che Ariel Sharon, contestato ex primo ministro, non sia entrato in coma per un ictus, ma per un tentato omicidio. Una situazione pericolosissima in cui Tom si lancia senza pensarci, ma, per poter pubblicare l’articolo della sua vita, dovrà scavare a fondo nelle storiche famiglia di Israele, riportando a galla un passato che, forse, cambierà il futuro del mondo intero.
Con questo nuovo romanzo, Frank Schätzing si conferma un grande scrittore: come nei libri precedenti emerge chiara la sua abilità nel districarsi anche nelle trame più articolate e nei temi più spinosi, riuscendo comunque a mantenere alto l’interesse del lettore. Ma non è solo la trama a rendere il libro interessante: in ogni pagina è possibile imparare qualcosa di più sul mondo e la cultura del Medio Oriente, grazie alle scrupolose ricerche dell’autore.
Questo libro rappresenta una piccola svolta nella carriera di Schätzing: eravamo abituati agli spunti fantascientifici o a grandi gialli storici, ma anche questo nuovo lavoro ha tutte le carte in regola per diventare un successo così com’era stato per Il quinto giorno e per Il diavolo nella cattedrale.