Questa sera, giovedì 22 settembre, alle ore 21.00 verrà proiettato presso il Cinema Castellani Azzate (Va) “Film d’amore e d’anarchia – ovvero «Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…»”. La celebre pellicola del 1973 è stata scritta e diretta da Lina Wertmuller, vincitrice del Premio Chiara alla Carriera 2016; protagonisti Mariangela Melato, Giancarlo Giannini e Lina Polito. La serata sarà condotta da Alessandro Leone e Matteo Inzaghi.
La nota firma di teatro e spettacolo ha avviato la sua carriera più di cinquant’anni fa, ed è stata individuata come vincitrice del Premio “Per aver ricoperto a teatro, in televisione e al cinema, ruoli di primissimo piano. Una lunghissima carriera cominciata al fianco di Federico Fellini, come autrice di testi e di film sempre moderni e irriverenti. Prima regista donna ad aver ricevuto la nomination all’Oscar”
La celebrazione per la vincita del Premio alla Carriera si svolgerà domenica 25 settembre alle ore 17.00 presso il Teatro Sociale di Luino (VA). Per l’occasione la regista verrà intervistata da Paolo Mereghetti e Mauro Gervasini. Presenta l’evento Claudia Donadoni.
Durante la serata verrà proiettata l’opera “Dietro agli occhiali bianchi”, un omaggio firmato Valerio Ruiz e presentato in concorso alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 2015, che ripercorre la carriera dell’autrice.
Già nel 1963 Lina Wertmuller si iscrisse all’Accademia Teatrale diretta da Pietro Scharoff, fino a collaborare con registi teatrali del calibro di Guido Salvini, Giorgio De Lullo e Garinei & Giovannini. Il suo percorso si afferma fin da subito grazie ad innumerevoli esperienze, sia attraverso la radio che la televisione: è stata regista e autrice di “Canzonissima” e autrice di “Studio Uno”.
Lo stesso anno approda al cinema come aiuto regista di Federico Fellini sul set di “8 e ½”, e si presenta al cinema come autrice con “I basilischi”, film che scrive e dirige, doppiando anche otto personaggi secondari. La pellicola viene premiata ai Festival di Locarno, Vienna, Londra e Taormina. Sempre in incipit della sua carriera ha anche realizzato con la RAI, nel 1964, “Il giornalino di Gianburrasca”.
Nel 1965 invece, il suo secondo film interpretato da Nino Manfredi: “Questa volta parliamo di uomini”, vince la Maschera d’Argento. Ha firmato varie commedie teatrali prodotte dalla Titanus, con il nome di George H. Brown. Negli anni Settanata (’74) raggiunge il successo internazionale, conquistando il mercato americano e ottenendo 4 nomination ai Premi Oscar con “Pasqualino Settebellezze”.
Negli anni ‘80 realizza vari film con interpreti internazionali. A teatro esordisce con la commedia “2 + 2 non fa più 4” (1968), ed è in questo periodo che incomincia ad adattare le sue opere al piccolo schermo.