Amy Bloom

Titolo: Due donne alla casa bianca
Autore: Amy Bloom
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: Fazi editore
Genere: Romanzo storico
Traduttore: Giacomo Cuva
Pagine: 182
Prezzo: 18.00

Aprile 1945.

La seconda guerra mondiale sta volgendo al termine. Sul fronte europeo le potenze dell’asse sono battute e gli eserciti Alleati stanno marciando vittoriosi su Berlino mentre il Giappone perde le proprie conquiste nel pacifico con sorprendente velocità. Ancora pochi mesi e il mondo conoscerà la potenza definitiva degli armamenti militari americani con le prime bombe atomiche.

Ma questo è il tramonto di un epoca che porta via con sé anche uno dei più grandi uomini che la storia moderna americana ricordi: il celebre e amatissimo Franklin Delano Roosvelt.

Poco dopo la morte del presidente, un campanello suona nella lontana New York. È Eleanor Roosvelt, la ex Firts Lady. Eleanor non sa in quale altro posto andare a vivere se non a casa di Lorena Hickok, una brillante giornalista che per lungo tempo si era occupata della famiglia Roosvelt alla casa bianca. La scelta dell’appartamento e della compagnia non è un caso. Eleanor e Lorena sono due donne eccezionali, due spiriti brillanti e affini che si sono riconosciuti e che si sono amati in un segreto (non così tanto segreto poi) per molti anni e che, alla morte di Roosvelt, hanno la possibilità di condividere il proprio amore e la propria unicità.

Ho sempre avuto un piccolo debole per le storie vere, per quei romanzi che raccontano un piccolo spaccato della grande Storia mostrando come sia possibile trovare qualcosa di più di quello che si legge nei manuali scolastici. Dopo tutto, la Storia è viva ed è fatta da persone che amano, che piangono e che soffrono come tutte le migliaia di altre di cui non ricordiamo nulla.

Il fatto è che la Storia è scritta da persone eccezionali (nel bene e nel male) e quanto contenuto nel Romanzo di Amy Bloom ne è solo la conferma.

Dietro il modo di scrivere delicato e molto introspettivo della Bloom (stile magnificamente tradotto da Giacomo Cuva) si nasconde una storia che mi ha sorpreso e affascinato. L’amore intenso, il profondo rispetto e la grande ammirazione che le due protagoniste nutrivano una per l’altra.

A capo della narrazione si trova la voce di Lorena (o meglio una ricostruzione piuttosto fedele della Lorena storica dato che non si tratta di un autobiografia) che descrive la propria vita, partendo dalla giovinezza in cui già si rendeva consapevole di non essere e non desiderare quanto volessero le altre ragazze, fino ad arrivare all’incontro con la First Lady avvenuto dopo essere stata sollevata da una storia che seguiva da tempo per potersi occupare di quella che sarebbe diventata la famiglia presidenziale. Amy Bloom è stata incredibilmente in grado di ricreare i pensieri e le sensazioni che provava la protagonista tanto che, a volte, mi sono ritrovato emozionato a leggere questo libro: era come se fossi lì, se stessi vivendo la storia dentro la pelle di chi è stata a contatto con i grandi del passato.

Ho provato delusione dinnanzi alla figura del presidente Roosvelt di cui ammiravo la figura e la forza. Amy Bloom, infatti, ha ricostruito in modo molto preciso il grande presidente mettendo in risalto non solo le sue, oggettive, qualità ma anche i suoi vizi, i tradimenti e la scarsa considerazione, che in certi casi sembrava sfociare nella più fredda perfidia, con cui viveva la propria vita coniugale.

Sono rimasto colpito da questo libro che ho letto e riletto complice, in parte, la sua brevità e lo stile molto scorrevole e sento di volerlo consigliare caldamente a tutti coloro che sono amanti dei libri o a chi è alla ricerca di una buona lettura perchè, ne sono certo, questo libro vi saprà sorprendere.

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Gabriele Scandolaro

Mi chiamo Gabriele e sono un lettore. Ho iniziato a leggere quando ero molto piccolo, complice una nonna molto speciale che invece delle classiche favole riempiva le mie giornate raccontandomi i capolavori teatrali di Shakespeare e di Manzoni. Erano talmente avvincenti le sue narrazioni che, appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere per conto mio. Ma terminato il mio primo libro ne ho iniziato subito un altro. Poi un altro. Da allora non riesco più a smettere di leggere. Quando non leggo o studio, lavoro come Educatore e suono il violino.

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