Autore: claudio lagomarsini
Data di pubbl.: 2020
Casa Editrice: Fazi
Genere: Romanzo drammatico
Pagine: 421
Prezzo: 10.00
Il Salice è un uomo molto giovane che ha lasciato la sua casa natia molto tempo fa. Vive lontano dalla madre e dal marito di lei lasciando tra di loro lo spazio di un oceano e di un emisfero. Ma quando il marito della madre si ammala e la donna non riesce più a fare sostenere il peso della gestione domestica, Il Salice viene richiamato e mandato a vendere proprio quella casa carica di ricordi e di odori. Entrato nella vecchia dimora, Il Salice, mentre prepara gli spazi per i venditori di immobili e si occupa delle scatole colme di oggetti ormai da gettare via, si imbatte casualmente in cinque quaderni colorati. A prima vista sembrano solo dei quaderni inutili ma fermandosi a leggere con attenzione il Salice si rende conto che quella che è narrata è la storia della sua famiglia letta attraverso lo sguardo neutro e raccontata tramite la mano di Marcello il fratello del protagonista. Il Salice sapeva che il fratello, più introverso e sensibile di lui, aveva lavorato a un romanzo che non aveva mai dato alle stampe ma quella che si trova davati, e che Marcello stesso aveva nominato con “ai sopravvissuti spareremo ancora”, non è altro che la storia del Salice stesso, di Marcello, della madre, della nonna, del vicino di casa (il Tordo) e del patrigno Wayne. Una storia formata da molte altre storie dove ogni persona, ogni oggetto e ogni dettaglio racconta qualcosa.
Claudio Lagomarsini è un giovanissimo scrittore che esordisce quest’anno proprio grazie al romanzo “Ai sopravvissuti spareremo ancora” un romanzo che ho trovato piacevolmente sorprendente. Lagomarsini non sceglie un eroe, non ha un protagonista principale. Ma si concentra su tutti i personaggi del suo libro rendendoli eroi e antagonisti allo stesso modo.
Il romanzo di Laogomarini non dialoga con il lettore, non si limita a raccontare una storia ma costringe colui che legge ad assistere a molti episodi diversi di vita quotidiana, vita semplice eppure così dura e feroce da sembrare crudele e insensata. L’implacabile narratore, Marcello, non risparmia nessuno, pur provando affetto per tutti, riportando le miserie e le difficoltà a cui ogni giorno è costretto ad assistere.
Senza dubbio Lagomarsini ha dato alle stampe un testo notevole, una matrioska di racconti che si possono infilare uno dentro l’altro e restano vivi a se stanti pur nella loro complessa e intrecciata unità con la storia. Il pregio di questo autore emergente è riuscire a scrivere con disincanto senza scadere nel banale o nel pietistico e riesce a farlo coinvolgendo il lettore in modo quasi brutale e con uno stile graffiante e originale. Sono assolutamente certo che questo romanzo, che sento di consigliarvi caldamente, sarà un prezioso e interessante argomento di discussione oltre che un bellissimo gioiello per la vostra biblioteca personale.