
Autore: Anna Bell
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: TRE60
Genere: Romanzo
Traduttore: Ilaria Katerinov
Pagine: 380
Prezzo: 9,90
Conoscete la trasmissione televisiva Non ditelo alla sposa? Un programma della televisione inglese che riprende i futuri mariti mentre organizzano i propri matrimoni senza coinvolgere la sposa, definendo in autonomia ogni dettaglio del grande giorno per poi regalare alla dolce metà una bella sorpresa all’altare…o almeno, questa è l’intenzione!
In questo caso, invece, è la protagonista Penny ad organizzare il matrimonio senza coinvolgere il futuro marito, e per di più con un budget ridottissimo: creatività e iniziativa non le mancano di certo, ma dietro questo scelta si nasconde un segreto che la ragazza deve nascondere al futuro marito. Penny e Mark avevano accantonato un po’di soldi per il giorno del sì, ma Penny desiderava un matrimonio da favola, un abito firmato e una location da sogno, e per riuscire ad incrementare il gruzzolo…ha perso gran parte del budget comune giocando al bingo on line!
Ora questa brillante ragazza si ritrova con due problemi da risolvere: una dipendenza patologica dal gioco d’azzardo e l’organizzazione di un matrimonio in poco tempo e contando il centesimo. Riuscirà la protagonista a realizzare il suo sogno di una cerimonia memorabile e, soprattutto, a ritrovare equilibrio e serenità?
Non ditelo allo sposo è un romanzo spensierato e molto piacevole, ironico e spiazzante: non mancheranno i colpi di scena e il divertimento è assicurato. La trama seppur leggera non manca di introspezione e l’autrice riesce ad affrontare con ironia due temi di grande attualità: da un lato, la dipendenza dal gioco d’azzardo, patologia che si sta sempre più insinuando nella vita delle persone, dall’altro l’ossessione per l’organizzazione di matrimonio da sogno, stile hollywoodiano. Penny è un personaggio divertente e spumeggiante, una ragazza moderna che coltiva fin dall’infanzia il sogno di un matrimonio da favola e che è disposta a grandi sacrifici per realizzarlo. Frizzante e sensibile, nel corso della narrazione Penny crescerà umanamente, riscoprendo il valore profondo del matrimonio; ridimensionare budget e aspettative sarà l’occasione per focalizzarsi sul significato della giornata, sul legame che si crea e sul percorso comune, sul lungo viaggio del quale la cerimonia non è che l’inizio: “Forse sono cresciuta, negli ultimi mesi, o forse ho solo capito che il matrimonio non è una giornata di festa ma una vita intera.” (p. 219)