TITOLANDO di Fabio Garino

LETTERA A MIA FIGLIA

Ciao piccola mia. NON CONOSCO IL TUO NOME, e probabilmente non saprò mai come ti chiami. Ti scrivo per provare a spiegarti perché non SONO ACCANTO A TE. Durante il mio ultimo viaggio IN ASIA UN INDOVINO MI DISSE che presto saresti arrivata, non gli credetti, ma poco dopo ebbi la conferma di essere incinta di te. Da allora sono IN FUGA: non posso spiegarti ora, le parole sarebbero inutili e pericolose, ma devi sapere che è assolutamente PROIBITO essere nella mia condizione attuale, nel mio mestiere. Tuttavia non potevo assolutamente disfarmi di te, per cui sono SCOMPARSA per un po’ dalla scena, SENZA LASCIARE TRACCIA. Ora che stai per nascere mi sento SOFFOCARE ogni volta che penso al momento in cui dovrò separarmi da te. Ma non ho scelta. UN GIORNO, quando sarai abbastanza grande, leggerai queste mie parole, e spero che saprai che TI VOGLIO BENE ora e sempre, ovunque sarò e OVUNQUE SARAI. Non cerco il tuo perdono, ma spero di esserti di conforto. Ti auguro una bella vita, un GRANDE AMORE e tanta, tanta felicità. Addio piccola mia.

La tua mamma.

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