Partirà domani 13 settembre a Verolanuova il festival Occhio di Bue, manifestazione all’insegna di teatro, arte, cinema e letteratura. Sarà un’edizione ricca di novità, a dimostrazione che anche in tempo di crisi si possono realizzare grande progetti. “La crisi può diventare una grande opportunità. Il perdurare della crisi ti porta necessariamente a un livello di creatività mai visto prima, oltre le aspettative” ha affermato Pietro Arrigoni, direttore artistico della rassegna, durante la conferenza stampa per la presentazione del festival.
Il programma prevede 57 eventi dal 13 al 29 settembre (tutti gratuiti), che coinvolgeranno da mattino a sera l’intera città: i bar che ospiteranno i caffè letterari, una ex ghiacciaia trasformata in una location teatrale, il Parco Nocivelli e le ville private, che apriranno i loro cancelli ai visitatori.
Consapevole del ruolo fondamentale della cultura, il Festival Occhio di Bue dedicherà la giornata del 28 settembre all’Editoria Indipendente per dare visibilità ad editori minori.
Per la prima volta, inoltre, rivestirà un ruolo importante il cinema, con il concorso per cortometraggi sul tema “Let it flow” per promuovere la nascita e la crescita di nuovi talenti: le opere verranno valutate da una giuria d’eccellenza e dal pubblico presente durante le proiezioni che si svolgeranno presso l’Auditorium della biblioteca di Verolanuova (13, 14, 20, 21, 27 settembre).
Altra novità sarà la collaborazione tra il funambolo Andrea Loreni e la responsabile del laboratorio di scrittura creativa e Francesca Frediani , con un’iniziativa dedicata ai più piccoli: la traversata sul filo verrà commentata dai bambini, per mettere in luce i molteplici punti di vista con cui si può guardare il mondo.
Ci saranno inoltre iniziative per il sociale come la mostra fotografica “La settima onda”, una raccolta di 43 fotografie scattate da una decina di fotografi per i 20 anni del Centro Bresciano Down, e la presentazione del libro per l’infanzia “Animali di versi”, dove illustrazioni e filastrocche aiuteranno a sensibilizzare i bambini sul tema della diversità.
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