ROMANZI
Janie è arrivata in Canada a dodici anni. Ha abbandonato un’anima, come ci si libera di un vecchio abito, ed è andata avanti: l’adolescenza con la madre adottiva, gli studi in Elettrofisiologia, e poi l’incontro con Navin, il marito, e la nascita di Kiri. I genitori e Sopham, il fratello minore, li ha seppelliti insieme alla sua vecchia identità, la bambina che i khmer rossi chiamavano Mei. E con loro Phnom Phen, «la città alla confluenza dei fiumi» con i suoi templi luccicanti, una città vuota dopo il 17 aprile 1975, congelata nel tempo dall’assenza di vita; i campi di lavoro, dove l’Angkar li aveva confinati, l’interminabile traversata via mare verso la Malesia e l’istante fatale in cui la sua mano ha lasciato quella di Sopham, per sempre. Ma le innumerevoli anime che un uomo si porta dentro, il pralung, talvolta possono rientrare da una finestra aperta, possono essere restituite al legittimo proprietario, e quando Hiroji – il collega, l’amico – le chiede di aiutarlo a ritrovare James, il fratello scomparso in Indocina mentre infuriava la guerra, per Janie arriva il momento di riappropriarsi di una parte di sé. L’eco delle città vuote è l’emozionante racconto di una spietata dittatura vista dagli occhi di una bambina, e una ricognizione assolutamente perfetta di una mente che lotta con la propria memoria, con la perdita e con gli orrori della guerra.
“L’eco delle città vuote” di Madeleine Thien. 66th and 2nd editore.
Il 28 agosto 1955 Emmet Till, un quattordicenne di colore, viene massacrato nel Mississipi per aver alzato gli occhi su una donna bianca. All’epoca Cassius Clay ha tredici anni, e ascoltando dal padre il drammatico racconto ripete dentro di sé che a lui questo non capiterà mai, non permetterà mai a nessuno di toccare il suo volto. É questa la genesi a cui Alban Lefranc, dopo le biografie immaginarie di Nico e di Fassbinder, fa risalire la storia del più grande pugile di tutti i tempi. Quello di Clay è un pugno sferrato all’America dello schiavismo e del white power. Dentro il ring invisibile che lo accompagna ovunque – l’unico ring autentico, il solo a perdurare, il luogo «dove è contenuta tutta la mia vita» – Cassius terrà le distanze e fluttuerà come una farfalla in attesa di pungere come un’ape. Ali prima di Ali, dunque. Ali prima di rinnegare il suo paese e la sua religione. Ali prima di diventare la più potente icona dello sport moderno. È in questa cornice temporale che Alban Lefranc tratteggia, in un corpo a corpo linguistico animato da un tono ossessivo, la biografia visionaria dell’atleta che più di ogni altro ha saputo trasformare l’impresa sportiva in un atto politico, civile e rivoluzionario.
“Il ring invisibile” di Alban Lefranc. 66th and 2nd editore.
Lucie e Reid hanno deciso di sposarsi alle Hawaii, dove da anni vive il fratello di lei, il pugile Jackson. Una settimana prima della cerimonia, però, un piccolo contrattempo posticipa l’arrivo degli sposi. E così Vanessa – migliore amica della sposa, volata lì per aiutare a organizzare le nozze – si ritrova da sola con Jackson. Tra i due nasce subito una rivalità venata di attrazione: lei è una maniaca del controllo, che nella sua vita sentimentale segue una particolare e ferrea lista di “regole”, mentre lui non ha mai conosciuto una donna capace di tenergli testa. Per evitare complicazioni, Vanessa gli propone un accordo: un flirt della durata di qualche giorno, senza nessun seguito né coinvolgimento sentimentale. Quando Jackson accetta, quello che sembrava semplice sesso senza impegno diventa un gioco di seduzione sempre più spinto: riusciranno alla fine a far finta che non sia mai successo nulla?
“Nemici di letto” di Gina L. Maxwell. Fabbri editori.
Luis Sepúlveda ha saputo creare storie che hanno la grazia delle fiabe e la forza delle parabole, storie apparentemente semplici che trattano i temi importanti con un linguaggio e dei personaggi capaci di coinvolgere i lettori più piccoli e di parlare al cuore e alla mente anche di quelli più grandi. Così è stato per il suo successo planetario Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, che ci ha raccontato l’amore per la natura, la generosità disinteressata e la solidarietà, anche fra «diversi» e per la sua seconda favola, Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, un’altra commovente e tenera storia di amicizia nella differenza. Ora un nuovo “animale” entra nella galleria personale del grande scrittore cileno, una lumaca che, in un mondo che ha perso la dimensione del tempo, in una società dominata dalla velocità e dall’ansia, ci insegnerà a riscoprire il valore della lentezza, a ristabilire uno spazio per la riflessione, a creare la dimensione in cui apprezzare nuovamente le persone e le cose che ci stanno attorno. Un elogio della lentezza dunque, attraverso il viaggio e la lotta di una lumaca ribelle che scoprirà l’importanza del dono della lentezza e metterà in salvo le sue compagne lumache dai pericoli della distruzione del loro prato da parte dell’uomo.
“Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza” di Luis Sepúlveda. Guanda editore.
In un futuro a noi prossimo, la devastante esplosione di un sottomarino atomico nei pressi della Faglia di Sant’Andrea ha provocato lo scioglimento delle calotte polari e l’innalzamento del livello dei mari. Le condizioni climatiche del Pianeta Terra sono regredite a quelle che si suppone vi fossero nel periodo Carbonifero: viviamo in una nuova era, il Neocarbonifero. Venuta meno l’influenza economica mondiale degli Stati Uniti d’America, in un’Italia profondamente sconvolta dal punto di vista geografico, sociale e politico, si svolgono le avventure narrate nei 19 racconti – quasi altrettanti capitoli di un romanzo catastrofico – che Gianfranco de Turris, uno dei maggiori esponenti del genere fantascientifico del nostro paese, ha raccolto tra alcuni noti scrittori fantasy.
“Cronache dal Neocarbonifero” di AA. VV. . Bietti editore.
La vita in città, originariamente pubblicata nel 1970, e acclamata dalla New York Times Book Review come uno dei dodici migliori libri dell’anno, è la sua terza raccolta di racconti. Sono collage surreali che mescolano la filosofia alla cultura televisiva, la letteratura alta ai prodotti da supermercato: ci presentano un Fantasma dell’Opera stufo di vivere nell’ombra, una breve storia degli angeli dopo la morte di Dio, la scalata alla parete di un grattacielo, un gran Ballo dei poliziotti. Nella loro scatenata vivacità riescono a fotografare perfettamente la condizione dell’uomo contemporaneo, sorprendendoci, strappandoci risate, colpendoci al cuore.
“La vita in città” di Donald Barthelme. Minumum Fax editore.
Maddy e Maggie hanno la stessa età, ma non potrebbero essere più diverse. Maddy, la coraggiosa protagonista delle Parole segrete, ha un animo ribelle; Maggie, invece, ama le regole e la disciplina. La sua passione sono i libri antichi. È solo immersa tra quelle pagine che riesce a non sentirsi sola. Eppure c’è qualcosa di misterioso che unisce le ragazze nel profondo. Un marchio sulla loro pelle: una runa. Un simbolo considerato da tutti una maledizione, un flagello. Perché nel mondo dove vivono Maddy e Maggie, la magia è proibita. E sognare è considerato il più terribile dei peccati. Ma c’è qualcuno che non ha paura di quel segno antico. Adam, due occhi impenetrabili dietro cui si nasconde un oscuro passato. Per Maddy è il nemico, rappresenta tutto quello contro cui lottare. Maggie, al contrario, non riesce a resistere alla forza sconosciuta che la attira verso di lui: il ragazzo è l’unico a conoscere il segreto scritto nella runa. Un segreto legato a una minacciosa profezia che rischia di distruggere il mondo. Maggie è la sola in grado di opporvisi. Ma per farlo deve essere pronta ad accettare il suo destino. Un destino che la lega in modo indissolubile a Maddy. Proprio quando le due ragazze si trovano vicine come non mai, gli eventi della profezia le costringono ad agire l’una contro l’altra. Entrambe dovranno mettere alla prova tutto il loro coraggio per salvarsi.
“Le parole di luce” di Joanne Harris. Garzanti editore.
Un giorno tutti gli abitanti di Piazza Guy d’Arezzo a Bruxelles ricevono la stessa lettera: “Questo messaggio solo per dirti che ti amo. Firmato: tu sai chi”. Un messaggio d’amore, apparentemente innocente, che dà il via a una catena di conseguenze che finiranno per sconvolgere la vita degli abitanti della piazza. C’è Zachary Bidermann, potente commissario dell’Unione Europea, erotomane incallito. C’è Faustina, la sofisticata ufficio stampa di una grossa casa editrice che detesta il suo amante che le fa l’amore troppo bene e quindi la fa sentire schiava. C’è Josephine che convince il marito Baptiste a prendere in casa l’amante di lei. C’è il banchiere Francois-Maxime de Couvigny, felicemente sposato, che ogni mattina cerca fugaci incontri sessuali con giovani ragazzi. Ci sono la portinaia Marcelle innamorata del suo afgano (un aitante clandestino) e la signorina Beauvert che fa l’amore con il suo pappagallo Copernico. E molti, molti, moltissimi altri. Mentre l’indagine avanza, i corpi si allacciano, la temperatura dei desideri si fa rovente, la fantasia dell’eros si scatena, i cuori si spezzano e nascono gli amori. Schmitt racconta in un caleidoscopio di storie avvincenti la sessualità dei nostri tempi, in tutte le sue forme, con un’inaudita fisicità, senza moralismi, ma con un’attenzione sempre vigile all’etica dei rapporti umani e alla forza dell’amore. Schmitt ha creato una cattedrale dell’erotismo contemporaneo.
“La giostra del piacere” di Eric-Emmanuel Schmitt. E/O editore.
Ursula è una donna bella e colta, che ha da poco passato i quarant’anni. È biologa e vive da sola a Ginevra, dopo che un morbo crudele le ha portato via in breve tempo il marito. Ha ancora il padre, che è uno scrittore molto noto, e, soprattutto, ha un figlio, Rudolf, a cui deve ciò che ha ormai di più prezioso: Angelica, l’adorata nipotina. La sua vita sembra procedere ordinata e serena, quando un giorno, mentre Rudolf al Cairo sta seguendo degli scavi archeologici, Angelica scompare all’improvviso nei dintorni della piramide di Cheope. Le ricerche subito avviate risultano infruttuose e tutti a un certo punto sembrano pronti a rassegnarsi al peggio. Ursula è sconvolta e precipita in uno stato di completa prostrazione, finché una notte, grazie alle sue speciali capacità telepatiche, riesce a sapere che la bambina è viva e anzi implora di essere liberata. Comincia così il suo viaggio nella terra dei Faraoni, dove affronterà disagi, pericoli, disavventure di ogni genere, ma anche nei momenti più cupi saprà reagire con coraggio e non perderà mai la speranza. Questo nuovo, suggestivo romanzo-saggio di Maria Luisa Giordano è un vertiginoso gioco di specchi in cui il presente s’intreccia col passato, la realtà con l’immaginazione, sullo sfondo sempre magico e affascinante dell’Egitto, dei cammellieri, del deserto, della tribù Tuareg presso cui Ursula trova rifugio e la voglia di ritornare ad amare. È nello stesso tempo una storia di avventura e di grandi sentimenti, un thriller e un percorso iniziatico, un racconto capace di tenere il lettore con il fiato sospeso e di condurlo in un mondo di profonda spiritualità. Da queste pagine vibranti, ma cariche di dolcezza e di poesia, ciascuno si sentirà spronato a ritrovare quell’essenza della vita di cui siamo perennemente alla ricerca.
“La piramide di luce” di Maria Luisa Giordano. L’età dell’acquario editore.
GIALLI, THRILLER E NOIR
Scritto dall’autrice Premio Pulitzer di Il tempo è un bastardo, Scatola nera è un intrigante esperimento letterario: un’originalissima spy story nata per essere pubblicata su Twitter, ossia scandita in brevi porzioni di testo non più lunghe di 140 caratteri. In un futuro non troppo lontano, la lotta al terrorismo ha cambiato volto: a difendere gli Stati Uniti non sono più corpi speciali di agenti segreti, ma comuni cittadini che si offrono volontari per singole missioni. E così l’eroina del racconto (che i lettori di Jennifer Egan riconosceranno come uno dei personaggi di Il tempo è un bastardo) si ritrova a infiltrarsi nell’harem di un misterioso miliardario dedito al crimine internazionale, per sottrargli dei dati di enorme importanza; riuscirà a uscire viva dall’incantevole isola del Mediterraneo in cui si svolge l’operazione? Sotto una storia che ha il ritmo e la suspense dei migliori film d’azione, e che trova nel susseguirsi conciso dei tweet la sua forma espressiva perfetta, Scatola nera nasconde una profonda riflessione sul rapporto fra immagine e interiorità, fra individuo e comunità, fra tecnologia e sfera emotiva nel mondo contemporaneo.
“Scatola nera” di Jennifer Egan. Minumum Fax editore.
Un cellulare che squilla nella notte, una voce irriconoscibile e poche taglienti parole: una minaccia di morte. Cesare Almansi, avvocato di successo, ha da poco deciso di entrare in politica quando sono iniziate ad arrivare queste misteriose telefonate. C’è solo una persona a cui può rivolgersi: il suo vecchio amico del liceo, il detective Bacci Pagano. Sono passati anni da quel lontano ’68 e dai cortei a cui i due partecipavano per le vie di Genova, trascinati dall’idea di cambiare il mondo puntando su valori diversi, di giustizia e uguaglianza. Valori in cui Cesare crede ancora e che intende tradurre in realtà candidandosi a senatore. Ma qualcuno vuole fermarlo, anche se l’avvocato non ha idea di chi possa essere. Nessuna pista per Bacci Pagano, che inizia a indagare nell’intricato sistema di interessi che ruotano intorno alla campagna elettorale. Eppure su quel fronte tutto pare risolversi in un buco nell’acqua. L’investigatore dei carruggi avrebbe bisogno del suo intuito infallibile, ma per la prima volta nella sua carriera, è distratto da qualcosa, o meglio da qualcuno: Lou, la responsabile dell’ufficio stampa di Almansi, capelli biondi e occhi azzurri come due squarci feroci di cielo.Bacci Pagano rimane invischiato in una relazione fatta di attrazione e incomprensioni, di passione e di fughe improvvise. Quando l’indagine rivela un oscuro intreccio fra passato, presente e futuro, il detective deve fare i conti con le proprie convinzioni, la propria storia e il senso stesso della propria esistenza. E con un remoto omicidio che lo induce a non fidarsi più di nessuno. Nemmeno del suo amico. Nemmeno di Lou. Perché anche la donna gli nasconde qualcosa. Non c’è più alcuna certezza e il gioco si è fatto davvero molto pericoloso.
“Lo spaventapasseri” di Bruno Morchio. Garzanti editore.
RAGAZZI
Alice, l’eroina creata da Lewis Carroll, insieme alla Regina di Cuori, esplora il mondo reale. Incontra adulti e bambini e con ognuno di loro si confronta su un diritto fondamentale: la salute e l’educazione; il diritto ad avere una famiglia o a essere protetti… Un libro da leggere con i bambini, prezioso per genitori, educatori e insegnanti, ricco di suggerimenti pedagogici e attività da svolgere con i ragazzi per realizzare un vero laboratorio di educazione ai diritti umani. All’interno il testo ufficiale ONU della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia. Sono purtroppo ancora troppi i Paesi nel mondo in cui i diritti dei bambini non vengono rispettati; Paesi in cui bambini sono costretti a imbracciare armi e a combattere, dove vengono venduti o sfruttati da criminali senza scrupoli che li trattano come merci, non possono andare a scuola o giocare, vengono strappati dalle braccia dei loro genitori e si ritrovano senza famiglia. Questo libro li aiuterà a conoscere i propri diritti, e farà scoprire loro anche le responsabilità e la possibilità di fare la propria parte. Un valido strumento che permette di approfondire l’argomento anche con i propri genitori, amici o insegnanti, grazie a giochi, test, attività didattiche pensate da chi con competenza e partecipazione si occupa dei bambini e del loro sviluppo. Con il testo ufficiale della Convenzione dei Diritti dei Bambini, scritto dall’ONU. Utilissime note spiegano i concetti più complessi in una versione semplificata, scritta appositamente dai bambini per i bambini.
“Alice nel Paese dei Diritti” di Mario Lodi, Daniele Novara e Pia Valentinis. Sonda editore.
SAGGI
Lisbona, 1942. Da quasi un decennio, il professor Salazar è dittatore del Portogallo. La sua è una “rivoluzione spirituale”, scrive Mircea Eliade, atta a reintegrare il Paese nella propria tradizione. Democratismo, liberalismo, massoneria: è contro queste correnti che si è scatenata la controrivoluzione salazariana, nella costruzione di uno Stato cattolico, lusitano e corporativo. La genesi e le sorti di questo pamphlet, illustrate nei saggi che corredano la sua prima edizione italiana, ne fanno un documento d’eccezione per comprendere la storia del XX secolo, in un’ottica che non pretenda di scinderne luci e ombre, ma che lo affronti in tutte le sue maschere.
“Salazar e la rivoluzione in Portogallo” di Mircea Eliade. Bietti editore.
Quale atteggiamento deve assumere il cristiano in filosofia? Se la condizione di cristiano è tale da influire sulle modalità della riflessione filosofica, che cosa ne consegue per il rapporto tra la fede e la ricerca della verità? I due autori, entrambi cristiani, hanno approcci diversi al riguardo, sotto il profilo dell’ispirazione intellettuale, degli approfondimenti tematici e dello stile espositivo, ma è comune a entrambi il desiderio di riflettere sull’amore e l’obbedienza come fonti della filosofia del credente. Questo piccolo libro realizza un’eco italiana del dibattito intorno a «una filosofia conforme a Cristo», molto vivo soprattutto nei paesi anglosassoni, qui articolato con un costante riferimento al pensiero di san Tommaso d’Aquino, così centrale nella tradizione religiosa e culturale del nostro Paese.
“Amore e obbedienza in filosofia” di Paul K. Moser e Roberto Di Ceglie. Lindau editore.
VARI
C’era una volta una sinistra seria. Inattaccabile. Affidabile. “Comunista, ma perbene.” Il paradigma è saltato ed è ora di guardare in faccia la realtà per quella che è veramente. Anche la sinistra ruba, inquina, specula, anche la sinistra fa affari sporchi e attacca la magistratura. Banche, sanità, cooperative, fondazioni, amministrazioni locali e regionali: scandali e inchieste hanno travolto la classe dirigente che avrebbe dovuto trasformare l’Italia in un paese “normale”, persino roccaforti rosse come l’Emilia sono crollate, investite da accuse di connivenza con mafia e ’ndrangheta. Al posto dell’ideologia il denaro, l’interesse individuale, il puro potere. Ecco gli scandali del Monte dei Paschi, la scalata alla Bnl, la Bicamerale, la legge del comunista Sposetti che ha arricchito i partiti, la metamorfosi di Violante, i soldi dell’Ilva, le accuse di tangenti a Penati, le convergenze con la destra in materia di giustizia… Non serve vincere le elezioni se la gestione del potere e le ricette economiche rimangono uguali a quelle degli avversari berlusconiani. Fatti, non solo parole, dal Nord al Sud, città per città, regione per regione. Il quadro è inquietante, più che sufficiente a fotografare una malattia per la quale non sembra esserci una terapia efficace. E che come un virus inarrestabile non risparmia nemmeno il nostro capo dello Stato, ultimo difensore di questo sistema, del quale qui si svela per la prima volta la complessa storia politica, ricca di retroscena inediti.
“I panni sporchi della sinistra“ di Ferruccio Pinotti e Stefano Santachiara. Chiarelettere editore.
«Sette racconti, sette storie di anoressia, depressione, schizofrenia, ansia, ossessioni, compulsioni… I protagonisti dei racconti, però, non sono gli stessi disturbi né, tantomeno, adulti delusi e logorati da una vita stressante e piena di amarezza. I protagonisti dei nostri racconti sono ragazzi, adolescenti poco più che bambini, che nonostante la giovane età si misurano con disturbi spesso invalidanti. Qualcuno potrebbe ritenere che il fenomeno riguardi una esigua minoranza. Purtroppo non è così.» Forte di estese ricerche scientifiche e di una lunga esperienza «sul campo», Stefano Vicari, neuropsichiatra infantile, ha deciso di raccontare una realtà tanto dolorosa quanto poco conosciuta: la malattia mentale negli adolescenti. Dalle sue pagine emergono così storie individuali, volti e nomi di ragazze e ragazzi, e dei loro genitori, che soffrono, che lottano, che percorrono con coraggio la strada verso la guarigione. Storie drammatiche e toccanti, e anche cariche di speranza, che aiutano in concreto e senza terrorismi a superare i pregiudizi e ad affrontare con piena consapevolezza la realtà.
“L’insalata sotto il cuscino” di Stefano Vicari. Tea editore.
Mangia 5 giorni alla settimana in modo normale e riduci le calorie in 2 giorni non consecutivi: questo è il principio elementare della Dieta Fast, che è stata portata al successo dal dottor Michael Mosley e che milioni di persone in tutto il mondo hanno provato dimostrandone l’efficacia sia sul piano della forma fisica sia su quello della salute e del benessere generali. Il suo successo dipende dalla sua flessibilità, dai suoi semplici principi di fondo e dalle sue solide basi scientifiche. Ed è vincente soprattutto dal punto di vista psicologico: con la Dieta Fast non sei condannato a rinunciare né al piacere di mangiare né alla tua vita sociale. Con Le ricette della Dieta Fast, poi, scoprirai che anche nei 2 giorni in cui assumerai meno calorie, potrai comunque mangiare piatti appetitosi e che ti sazieranno. Le ricette proposte vengono da tutto il mondo, sono semplici da preparare, contengono tutti i nutrienti essenziali e al tempo stesso vanno benissimo anche nei giorni in cui non sei a dieta o quando hai ospiti a casa. Cosa si può desiderare di più da una dieta?
“Le ricette della dieta fast” di Mimi Spencer, con la d.ssa Sarah Shenker. Corbaccio editore.