Noi che ci vogliamo così bene – Marcela Serrano

Titolo: Noi che ci vogliamo così bene
Autore: Serrano Marcela
Casa Editrice: Feltrinelli editore
Genere: letteratura internazionale, Romanzo
Traduttore: S. Meucci
Pagine: 256
Prezzo: 8

 

 

“È vero, erano passati dieci anni ed eravamo ancora lì, tutte e quattro, sempre noi quattro. Più grandi, più vecchie, più ferite, più sagge.  E il lago, a farci da testimone. Di cosa? Non lo so… Di tutto. Racconti, discussioni, lacrime, risa. Chiusure.”

“Di fasi? Di decadi?”

María mi avrebbe risposto: 

“Sintetizza, Ana: D’amore.”

Quattro amiche, una casa sul lago nel sud cileno, il tavolo in rovere rosa in cucina, vino e formaggio, chiacchiere e ricordi che si intrecciano. Ana racconta l’amicizia tra lei, Sara, Isabel e María, attraverso i ricordi condivisi. Si parla dell’infanzia, della famiglia di ognuna, del rapporto con la politica, del rapporto con gli uomini e del ruolo delle donne. Quattro donne che si compensano, come se fossero i quattro elementi: c’è Ana, che ricorda le storie di tutte ma parla poco di se stessa; Isabel, rigorosa nella vita come nell’amore, diventata grande troppo presto e per questo le è rimasta l’ossessione di caricarsi tutti i problemi del mondo sulle spalle: lavoro, marito, figli; Sara, cresciuta in una famiglia di sole donne, senza un padre, caduta nella trappola dell’amore per la politica e per l’uomo che la rappresentava; María, innamorata dell’amore e degli uomini, vive la sua vita tra serate, scandali e sigarette, finché un trauma rischia di spezzarla.

Marcela Serrano racconta l’universo femminile con brio, senza mai cadere nel banale; quasi un “sex and the city” latino. A fare da cornice alle vicende delle quattro donne, è il periodo della dittatura militare di Pinochet, pagina buia della storia cilena, vissuta in prima persona dalle protagoniste. La storia politica del Paese avrà un peso non indifferente sulla vita di ognuna di loro; testimonierà gli amori, le passioni e le tragedie che si dipanano e si intrecciano per le vie di Santiago.

Ciò che prevale alla fine sono i legami umani: l’amicizia prima di tutto, poi l’amore, il legame con la terra e con un’infanzia lontana. Vicende di personaggi lontani in periodi lontani prendono la forma e il volto di persone a noi care e storie che conosciamo: Ana, Sara, Isabel e María potrebbero essere ognuno di noi; questa è la vera forza del romanzo.

Un romanzo tutto al femminile che non può non far sorridere qualche simpatico giovanotto ancora convinto che quello femminile sia “il sesso debole”.

 

“Le pareti, abbastanza spoglie, sembrano non riuscire a contenere tutte quelle voci.  A destra, in un angolo, sul piano rotondo in vetro che copre il tavolo da pranzo, attendevano, in fila, altre bottiglie chiuse, come a voler indicare che la notte era ancora lunga.”


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