Data di pubbl.: 2011
Casa Editrice: Frassinelli
Genere: Introspettivo
Traduttore: Margherita Belardetti
Pagine: 275
Prezzo: 18
Perché gli esseri che ci mancano sono capaci di creare nel nostro cuore l’impressione che tutto, durante la loro assenza, si estingua?
Questa e mille altre domande affollano la mente di Lysange, protagonista di questo meraviglioso romanzo dal genere, a mio avviso, indefinibile.
Lysange, donna di mondo, sposata per affetto e amante per passione, conosce in un aeroporto Pierre, reporter d’assalto e la sua vita cambia. Lysange si innamora di un amore vero, profondo e carnale alla cui esistenza, fino ad allora, non aveva mai creduto. Parallelamente alla storia di Lysange, si sviluppa quella di Suor Madeleine, viva solamente nelle pagine di un vecchio diario che la protagonista si trova di fronte suo malgrado.
L’analisi degli amori così diversi di queste due donne entrambi, a loro modo, proibiti, è effettuata in maniera scorrevole, profonda, non annoia il lettore e, in particolar modo, la lettrice che si rispecchia talvolta nei sentimenti dell’una e talvolta in quelli dell’altra.
I personaggi profondamente umani, in particolare quello di Suor Madeline, permettono al romanzo di non cadere nella stucchevolezza di un semplice racconto rosa e la variazione di epoche ed ambientazioni tra le storie delle due protagoniste permette di tenere la mente costantemente attiva ed attenta ad ogni particolare.
Unica pecca sono, a mio avviso, le parti narrate in prima persona da Lysange, spesso stucchevoli e difficili da seguire.