Nella nostra prima intervista per Incubatore 2013 siamo in compagnia di Daniele Picciuti, co-responsabile nel marchio Nero Press Edizioni che, come tante altre Case Editrici, parteciperà all’edizione 2013 del Salone Internazionale del Libro di Torino. Nero Press è un marchio editoriale facente parte dell’Associazione Culturale Nero Caffè e si occupa principalmente della pubblicazione di gialli, horror, thriller saggistica e fumetti.
Cosa sta alla base della scelta di approdare nel mondo editoriale?
C’è una comunione di intenti, che nasce dall’incontro di aspirazioni tutto sommate diverse. I fondatori di Nero Press sono tre: il sottoscritto – non ho mai voluto fare altro che scrivere – Laura Platamone – un master di editoria alla Luiss di Roma – e Marco Battaglia – che unisce la passione per la letteratura e per un mondo parallelo come quello del fumetto a una formazione giuridica improntata verso i contratti e i diritti d’autore. La prima cosa che ci ha unito è stato Knife, il nostro magazine dedicato al “genere” in tutte le sue varie sfaccettature, in cui abbiamo creduto fin da subito. Ovvio che poi ci siamo evoluti, diventando tutti e tre dei factotum all’interno dell’associazione. Ci siamo resi conto che in Italia c’è poca qualità. Soprattutto il “genere” è ritenuto di serie B. Ecco, abbiamo deciso di cambiare le cose. E, per fortuna, il folto numero di redattori e collaboratori che si è gettato nell’impresa insieme a noi, ci ha permesso di portare avanti al meglio questo progetto.
Ci parla del vostro progetto editoriale? Quali caratteristiche hanno le vostre pubblicazioni?
Siamo una casa editrice piccola, andiamo avanti con la forza lavoro dei nostri associati, ma tutto quello che facciamo è svolto con passione. Siamo contro l’editoria a pagamento, i nostri autori non sborseranno mai un centesimo per pubblicare con noi. Certo, siamo molto selettivi, vogliamo che tutti i nostri titoli abbiano un’anima ben definita, che trasudi qualità e, ove possibile, storie originali e stilisticamente accattivanti. Ci occupiamo di “genere”, quindi parliamo di thriller, giallo e noir, horror e mistero, con una sbirciata al weird inteso come commistione di generi. Per ora ci occupiamo in prevalenza di narrativa, ma ci occuperemo anche di saggistica e manuali (per il Salone di Torino sarà pronto Editoria: istruzioni per l’uso, dove verrà anche presentato).
Nella vostra presentazione parlate anche della volontà di realizzare antologie, ce ne parla?
Le nostre antologie nascono principalmente dai concorsi che svolgiamo online, il nostro forum soprattutto è una fucina di autori emergenti. Mi piace menzionare Minuti Contati che, come ci piace definierlo, è “il concorso più veloce e spietato del web”, una gara letteraria “a tempo” che diverte per primi tutti i partecipanti e crea un bel clima di competizione e cofronto tra gli autori. Ma di concorsi ne facciamo tanti. A fine maggio scade il termine per il Premio John W. Polidori di letteratura horror, sul quale contiamo molto. I migliori racconti verranno pubblicati in antologia. Ma il Polidori ha anche una sezione dedicata ai romanzi editi, abbiamo selezionato una giuria in parte esterna con un presidente d’eccezione: Paolo Di Orazio. Insomma, vorremmo che diventasse un Premio importante per l’horror in Italia.
Quali sono le difficoltà che avete incontrato da quando vi siete cimentati in questo settore?
Sicuramente la difficoltà di accedere a una distribuzione capillare e affidabile, motivo per cui al momento abbiamo deciso di crearci noi una rete di librerie fiduciarie con cui intrattenere rapporti diretti. Anche il pubblico, inizialmente ci ha guardato con leggerezza, immagino abbia pensato “ecco i soliti scrittori insoddisfatti che si aprono una casa editrice da due soldi”. In realtà, invece, spingiamo tantissimo – molto più della media dei nuovi piccoli editori – cercando di essere presenti a tutte le fiere più importanti, di supportare “davvero” i nostri autori con promozione e presentazioni, di pubblicare libri con un editing ben fatto e copertine accattivanti. Ovvio che poi ognuno ha i suoi gusti, ma posso dire che quando qualcuno compra i nostri libri, poi è facile che decida di tornare a farci visita per acquistare altri titoli.
Questa domanda si rivolge spesso ai bambini, ma anche la vostra creatura in fondo è un po’ bambina: cosa farà da grande Nero Press Edizioni?
Quello che stiamo già facendo, magari con alle spalle un bagaglio esperenziale più ampio. Vorremmo che autori e lettori arrivino a considerarci un punto di riferimento nel “genere”, motivo per cui fin dai primi nomi che abbiamo pubblicato, abbiamo puntato in alto. Voglio dire: Paffenroth, Arona, Vergnani. Per chi ama l’horror , il fantastico e il thriller, non sono nomi qualunque. Questa è la strada che vogliamo percorrere. Pubblicare gente capace, ma non solo perché già famosa. Molti sono gli autori emergenti che, all’interno delle raccolte che abbiamo già pubblicato, hanno le carte in regola per affermarsi nel mondo editoriale. Ecco, Nero Press Edizioni da grande farà questo: editoria di qualità.