Il sarto volante – Étienne Kern

Titolo: Il sarto volante
Autore: Étienne Kern
Data di pubbl.: 2022
Casa Editrice: L'Orma editore
Genere: Narrativa
Traduttore: Anna Scalpelli
Pagine: 129
Prezzo: € 16,00

A Parigi, il 4 febbraio 1912 Franz Reichelt, sarto e inventore, si lancia dal primo piano della Torre Eiffel con una tuta paracadute di sua invenzione. L’esperimento non riesce e lui si schianta. Il volo è ripreso da due cineoperatori, chiamati a documentare l’evento che finì in tragedia.

Franz Reichelt, conosciuto anche come il sarto volante, passerà alla storia. François Truffaut scriverà che l’inventore è la prima vittima del cinema.

Alla vita e alle vicende dell’eclettico boemo, Étienne Kern ha dedicato un romanzo: Il sarto volante, che si è aggiudicato il premio Goncourt 2022 per l’opera prima.

Un romanzo breve con più voci e diversi spazi temporali: la Parigi della Belle Époque e quella di oggi con la narrazione di uno scrittore che decide di ricostruire in un libro il fallimento del sogno dell’inventore che sfida il suo destino e mette in gioco con un salto nel vuoto la sua stessa esistenza perché «l’esperienza della vertigine non si sperimenta nella paura di cadere, ma nel desiderio di saltare».

La storia di un uomo che vuole staccare la sua ombra da terra, un Icaro dei tempi moderni che indaga l’abisso con un salto nel vuoto.

Franz Reichelt il 4 febbraio 1912 insieme alla sua invenzione scruta l’abisso dall’alto della Torre Eiffel sapendo di osare, di mettere in scena una sfida con la sua stessa vita e con il destino dell’umanità. Sfida se stesso e la Storia andando incontro al fallimento con la vertigine del disastro.

Étienne Kern scrive un piccolo gioiello narrativo e ricostruisce   il mondo interiore di Franz, la sua indole e i suoi azzardi esistenziali.

L’uomo, l’inventore, i suoi affetti e l’ossessione del suo abito – paracadute e un’impresa che sente in dovere di portare a termine e il fallimento fatale che si concluderà con la morte e lo schianto.

Franz fa l’esperienza del vuoto attraverso la sua invenzione, è consapevole che con quel salto affronterà l’abisso nel cuore della sua vertigine, è ossessionato dalla sua invenzione e forse confida nella suo esito positivo.

«Gli aeroplani si sollevano, gli aeroplani si schiantano. La notte cala, le stelle brillano un po’ di meno, un giorno passa e nuovi folli raccolgono il testimone».

Di lui, a futura memoria, resta il documento dei due cineoperatori che hanno filmato il tentativo di un folle che ha raccolto il testimone e che voleva realizzare un sogno, sapendo di corre un rischio: andare incontro a una disfatta crudele.

Il sarto volante è un romanzo pieno di poesia, di follia e di vita, ma soprattutto è un atto d’amore nei confronti dei perdenti e dei visionari,  strane cerature fuori dal comune che nei loro sogni custodiscono la verità di chi sa osare con il coraggio nel cuore.

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