Il capanno di Flipke – Georges Simenon

Titolo: Il capanno di Flipke e altri racconti
Autore: Georges Simenon
Data di pubbl.: 2022
Casa Editrice: Adelphi Editore
Genere: Raccolta di racconti
Traduttore: Marina Di Leo
Pagine: 139
Prezzo: € 12,00

Georges Simenon  è uno scrittore sempre geniale anche quando si misura con il genere del racconto.

Tra il 1929 e il 1962 ha scritto centosettantotto racconti.

Adelphi che sta pubblicando l’opera completa del grande scrittore belga, sta dando ampio spazio anche al grande amore che egli aveva per la misura breve della scrittura, pubblicando in volume   anche tutti racconti da lui scritti.

Recentemente è uscito Il capanno di Flipke, una raccolta che comprende dieci racconti (sette dei quali totalmente inediti in Italia), tutti scritti tra il 1941 e il 1945.

Storie dure e crudeli in cui Simenon scava a fondo, attraverso i suoi personaggi, (come solo lui sa fare) nella psiche dell’abisso umano.

L’intrigo esistenziale de L’avventuriero con l’ombrello, La pista dell’olandese e di A mani piene.

La cattiveria e il rancore di cui possono essere capaci gli esseri umani nelle pagine straordinarie del racconto Il lutto per Fonsine.

L’abisso, il gelo e il vuoto incolore dell’esistenza assediata dall’assurdo raccontati nelle storie che troviamo nei racconti Il marito di Melie, Nicolas e Il naufragio dell’«armadio a specchio».

Come sempre Georges Simenon è implacabile con le parole. La sua penna di grande maestro della letteratura è un bisturi tagliente e lui è un chirurgo della condizione umana.

Nei racconti, come nei suoi romanzi duri, sa di essere uno scrittore spietato che affonda un coltello nell’humour nero dell’esistenza, di cui noi uomini siamo i portatori sani di un assurdo che coincide sempre con il male.

I racconti che scrive Simenon sono piccoli romanzi di duri, storie dalle quali viene fuori un’umanità che non sa fare i conti con l’umano.

C’è del vero in queste storie raccontate con la nuda e cruda verità da uno scrittore che attraverso la finzione letteraria esplora l’anima nera dei suoi personaggi, uomini e donne immersi completamente nel pandemonio del vivere, compromessi con la loro incapacità di relazionarsi agli altri, perfidi e cinici, vittime e carnefici di un assurdo in cui a brillare è il male che ogni giorno ci scortica vivi.

Quel vero ci riguarda, siamo tutti personaggi di un romanzo duro del grande e immenso Simenon.

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