Autore: Giuseppe Aloe
Titolo: Gli anni di nessuno
Editore: Giulio Perrone Editore
Pagine: 190
Data di Pubblicazione: ottobre 2012
Prezzo: € 13.00
Gli anni di nessuno sono quelli dell’infanzia. Quelli che non ricordiamo e che ci vengono raccontati dagli altri, genitori, amici di famiglia, conoscenti. Sono aneddoti spesso buffi e divertenti, rievocazioni nostalgiche, ricostruzioni di situazioni filtrate attraverso le fotografie: se ci pensiamo bene, infatti, nessuno conosce direttamente la propria infanzia. “Dei sentimenti più profondi dei bambini, dei desideri che gli fanno spaccare l’ugola dal pianto, della tristezza improvvisa che arriva senza motivo e che senza motivo scompare non si sa niente. Di quel vagare fra un interesse e l’altro, continuamente, quel passeggiare tra le cose che gli adulti non riescono a vedere. Dei giochi all’apparenza incoerenti, della scoperta delle parole, nessuno sa niente.” (p. 113)
Questo cono d’ombra, questa insicurezza oscura è ancora più forte per il protagonista della storia, Gambart il prigioniero, tenuto segregato dal padre in una stanza buia per i primi sei anni di vita: una prigionia terribile, fatta di silenzi e solitudine, subita dal bambino senza averne consapevolezza. Diventato un giovane uomo, Gambart cerca, grazie all’aiuto del professor Gondrenovic al quale è affidato, di ricostruire quanto accaduto in quegli anni e di superarne il trauma, di trovare la propria collocazione nella società, di sentirsi parte della vita degli altri. Il professore, amorevole e comprensivo, lo fa riflettere sul fatto che “chiunque sia sopravvissuto alla propria infanzia, possiede informazioni sulla vita per il resto dei proprio giorni” (p. 112): questa consapevolezza si fa man mano più vivida nella mente di Gambart e lo spinge a vivere, a scrivere le proprie emozioni sotto forma di racconto, ad amare la bella e seducente Annet e ad affrontare il padre rinchiuso in un istituto psichiatrico.
Ma qual è effettivamente il rapporto tra ciò che è realmente accaduto e quello che, tessera dopo tessera, abbiamo ricostruito come un puzzle? Gli anni di nessuno sono davvero passati e superati oppure ci dominano per tutta la vita? Come in un noir, si arriva alla fine della narrazione in un crescendo di suspense e con molte ipotesi per il finale…che difficilmente sarà quello che abbiamo immaginato!
Una scrittura veloce e nel contempo ipnotica, una storia dura e commuovente che coinvolge il lettore e lo smuove nel profondo dell’animo: Giuseppe Aloe ci regala pagine profonde e amare, di grande impatto emotivo.