Autore: Monda Andrea, Simonelli Saverio
Casa Editrice: Ancora editrice
Pagine: 112
Prezzo: 13.50 €
Il titolo del libro si rivela come un augurio per chiunque si accinga ad aprire il libro e trae ispirazione dal saluto che papa Francesco ha pronunciato il 13 marzo 2013 durante la sua prima apparizione in pubblico: “Fratelli e sorelle buonasera!”. Due gli autori di questo agile volume che, come evidenzia il sottotitolo, va alla scoperta del mondo letterario del pontefice svelando i suoi gusti in fatto di libri: il giornalista Saverio Simonelli, caporedattore per la cultura a Tv2000, e Andrea Monda, insegnante di religione e anche lui scrittore. Ad avvicinare il lettore al libro ci pensa il teologo padre Antonio Spadaro nella sua introduzione, anche lui gesuita come il papa.
Ogni capitolo illustra uno degli autori preferiti da papa Francesco, narrando ove possibile, il suo incontro con lo scrittore. Così è avvenuto ad esempio a metà degli anni ’60, quando l’allora professore di letteratura, psicologia e arte Jorge Mario Bergoglio invitò Jorge Luis Borges a tenere un corso di scrittura creativa al Collegio di Santa Fè: nonostante la distanza dalla Chiesa dello scrittore, nacque subito una sintonia tra i due che si confrontavano spesso su diversi ambiti; i due Jorge amavano conversare di Dostoevskij, autore della scelta della libertà che scrivendo La leggenda del Grande Inquisitore ha affrontato la densità cristologica. Un capitolo è dedicato a Manzoni e a I Promessi Sposi in cui emerge il tema della misericordia, un libro che il papa ha affermato di aver letto ben quattro volte. Il tema della pietà e quello del viaggio arrivano con Il Signore degli Anelli di Tolkien. Nei versi di Holderlin, poeta laureatosi in teologia nel 1793, si miscelano religione e filosofia in modo molto concreto arrivando a toccare le corde più intime del cuore; la sua poesia sui nonni è stata citata da papa Francesco nel suo primo discorso ufficiale. Pagina dopo pagina, si scopre un pontefice che si accosta alla lettura in modo personale e umano. Con lui si conoscono autori considerati minori o ignoti al pubblico italiano, tra cui Antonio Dal Masetto, nato a Intra sul lago Maggiore nel 1938 e poi emigrato in Argentina come la famiglia Bergoglio. Non manca l’inserto cinematografico, già perché si sa pure quale è il film preferito del papa: “Il pranzo di Babette”, tratto dall’omonimo racconto di Karen Blixen, in cui si può leggere un messaggio che invita all’esplosione della grazia e della vita vissuta in pienezza.
Ecco che il libro quindi non si propone tanto come un’antologia commentata, quanto come un piacevole viaggio verso la consapevolezza della lettura con una naturale indagine del pensiero che si cela tra le righe. Ogni libro e ogni scrittore permette di intraprendere un cammino di crescita; rileggere grandi autori e grandi opere, alla luce della profondità del pensiero e della semplicità delle parole di papa Francesco, è un’esperienza che arricchisce l’animo.
Non mi resta che dire, buona lettura!