L’arrivo degli e-book sta creando non pochi cambiamenti: le biblioteche ne hanno bisogno per restare al passo con i tempi, ma le case editrici temono che possano portare con sé meno vendite e più pirateria. Negli USA solo due grandi editori, Random House e HarperCollins forniscono e-book alle biblioteche. Tutti gli altri ignorano le richieste in tal senso, o fanno qualche sporadico esperimento, come la Penguin a New York. A complicare le cose c’è anche il fatto che il prestito di libri digitali è mille volte più comodo di quello tradizionale: il catalogo è accessibile dal divano di casa, e il download può avvenire senza neppure doverci andare, in biblioteca. I libri scompaiono automaticamente dal lettore al termine del prestito, senza penali per i ritardi o danneggiamenti delle copie.
Il noleggio di libri non è tutto rose e fiori: i formati elettronici utilizzati per il prestito non sono ancora standardizzati, ad esempio. Esiste un operatore globale, OverDrive, che distribuisce e cura il prestito di e-book in qualsiasi formato, che ha assunto un posizione dominante nel mercato: nel 2011 l’azienda ha gestito 35 milioni di prestiti, fornendo alle case editrici i dati di noleggio. A causa del suo peso sul mercato, OverDrive spaventa sia gli editori che le biblioteche, chiedendo ad esempio più soldi a entrambi i gruppi di operatori. Nel 2011 Amazon ha stretto un accordo con OverDrive per diventare il punto di sbocco dei prestiti di libri, attraverso il suo Kindle, ovviamente proponendo l’acquisto sul suo sito al termine del periodo di prestito. Amazon in questo modo salta le biblioteche, il che non è piaciuto alla Penguin Books, che ha per questo cancellato l’accordo con OverDrive.
Alcuni sostengono che le biblioteche con il prestito non tolgono mercato agli acquisti, che chi ama leggere in digitale non è estraneo alle biblioteche, e che spesso chi legge in biblioteca neppure sa che ci sono gli e-book a noleggio. Per questo le case editrici continuano a sperimentare e a cercare nuove soluzioni: Random House ha aumentato i suoi canoni di noleggio alle biblioteche, e HarperCollins limita a 26 il numero dei prestiti consentiti. Penguin ha Intenzione di aspettare almeno sei mesi prima di concedere in prestito i nuovi titoli, mentre Hachette sta conducendo esperimenti segreti. Insomma: il futuro del noleggio di e-book promette di essere un thriller pieno di protagonisti e colpi di scena. Amazon peraltro consente il prestito di libri già ora ai suoi possessori di Kindle che si abbonano al servizio Prime.
Fonte: Rentablog