Autore: Francesca Neri
Casa Editrice: Rizzoli editore
Genere: Autobiografia
Pagine: 204
Prezzo: 17.00
Non è una storia come tante altre, quella che vi apprestate a leggere se avete comprato questo libro. Non si parla di mirabolanti avventure o di incredibili colpi di scena si racconta la storia di una bambina particolare, molto introversa. Una storia segnata da dolori e iuncomprensioni che la porteranno a scappare dalla sua città natale e dalla provincia così lontana per arrivare a Roma. Nella capitale, Francesca fa la sua formazione come attrice, studia e recita aumentando lentamente la sua fama che crescerà in continuazione fino a portarla a lavorare con grandi nomi del cinema internazionale.
Ma dietro le luci della ribalta e lo scintillio dei riflettori si nasconde un’altra Francesca. Una donna segnata e dolorante che deve fare i conti con il suo passato e con un male poco conosciuto che la attacca senza pietà.
La cosa peggiore di questo male? Non è il nome ma il non essere creduta. Perchè le malattie poco note (specie se colpiscono le donne) non sembrano mai essere degne di attenzione e vengono relegate solo a malesseri di altra natura.
L’autobiografia di Francesca Neri è una lettura cruda e straziante che racconta molto bene cosa si nasconde (a volte) dietro il sorriso illuminato dai riflettori. Nelle sue pagine dense e piene di fatti racconta gli incidenti accaduti e i passi lunghi e difficili per arrivare ad essere la donna che è oggi.
Lo stile è sincero, pulito e franco. Si vede che non è una scrittrice che vuole inventare o impietosire il suo lettore ma semplicemente una donna che vuole raccontare la sua esperieza. Una esperienza che merita di essere letta perchè interessante e frutto di una vita particolare e mai banale (non si può dire lo stesso di molte biografie/autobiografie che vengono lanciate sul mercato di personaggi appena affermati che vogliono raccontare…il nulla).
A coronare la mia esperienza di lettura di questo libro è stato proprio l’incontro avuto con l’autrice (purtroppo non in solitaria. Avrei avuto grande piacere a confrontarmi maggiormente con lei su molti aspetti del suo libro.) che mi hanno permesso di approfondire alcune tematiche presente nel libro.
Perchè leggere questo libro? Perchè le storie vere hanno tanto da insegnare e da comunicare. Ci possono ispirare, ci possono guidare su cammini analoghi senza compiere determinati passi amari e ci possono essere di guida per affrontare le situazioni più impenasabili, private e dolorose (ad esempio la malattia rara come ben sa il sottoscritto).