Se parliamo di crisi dei giornali non sveliamo nessun segreto, è sulla bocca di tutti, e per coloro che amano l’odore della carta stampata non è certo un periodo d’oro.
Un’altra bella avventura editoriale volge al termine; stiamo parlando di Pagina99, il foglio di informazione culturale ed economica nato lo scorso 11 febbraio 2014. Dopo poco meno di un anno di vita, il progetto ideato dal direttore Emanuele Bevilacqua, si è visto costretto a chiudere i battenti, quantomeno nell’edizione cartacea. Partiti con l’intenzione di creare un quotidiano, in edicola dal martedì al venerdì, la redazione ha dovuto ridimensionare le tirature in un’unica uscita cartacea nel weekend, concentrando i contenuti sulla versione web. Purtroppo non è bastato. Se i contenuti online non andranno persi, quello che invece verrà a mancare sarà l’edizione stampata, terminata ufficialmente con l’edizione del 3 gennaio. Per Bevilacqua è la fine di un sogno, o meglio, come specifica nel suo ultimo editoriale, di un arrivederci. Il direttore ha precisato che la sua speranza di poter leggere in futuro un giornale, che sia realmente interessante dalla prima all’ultima pagina, ancora non è morta.
Si potrebbe pensare ad un idealista sognatore, leggendo le sue parole; tuttavia, senza persone che credono ancora nell’importanza del quotidiano cartaceo, sarà inevitabile la fine di un epoca che ha regalato emozioni irripetibili al mondo del giornalismo.
Chiude Pagina99: il direttore sognatore che non vuole cedere
8 Gennaio 2015