A tu per tu con… Pietro Leveratto

leverattoContrabbassista jazz, compositore, arrangiatore, docente di conservatorio. Pietro Leveratto è tutto questo e non solo: un grande conoscitore di tutti generi musicali, un bravo scrittore e un sottile umorista. Il suo libro Con la musica – Note e storie per la vita quotidiana edito da Sellerio, è un’enciclopedia della musica, un insieme di accostamenti tra suono e umore degni di una ricetta, un prontuario per curare le malattie.

Da cosa nasce l’idea di scrivere un libro che abbini con precisione medica situazioni e disturbi con la musica?

Era un’idea vecchia a cui pensavo da un po’: perchè suono da molti anni, forse troppi, e è impossibile non notare quanto la musica influenzi il nostro stato d’animo. Addirittura, la musiterapia è stata una scienza e sebbene il mio libro non sia vera musiterapia mi diverto a pensare come alcuni musicisti ,alcuni pezzi, alcuni momenti della storia della musica possono essere compagni di viaggio nostri e aiutarci. Ho spesso avuto questa impressione, che tutti ascoltiamo la musica, ma nessuno ha voglia fino in fondo di andar a vedere bene come funziona, perchè i libri di musica sono noiossissimi! Mi piaceva allora l’idea di parlare dei musicisti come degli amici.

Passando in rassegna i consigli di ascolto, scopriamo un ricettario 70% Jazz….

No non è vero i jazzisti, anzi, si lamentano che c’è ne è troppo poco! Il jazz è la mia musica di partenza, nel secolo scorso più o meno tutti hanno avuto a che fare col jazz e quindi diventa un grimaldello capace di aprire porte anche lontane da quella che è la sua natura… però i miei amici si lamentano che parlo sempre della musica classica e del rock e poco del jazz, ma in verità parlo della musica che serve.con la musica

Un altro ingrediente fondamentale del suo libro è l’ironia. Quanto l’ironia è cura essa stessa dei nostri mali? È qualcosa che si impara, come la musica, o che abbiamo già dentro?

Credo servirebbero dei corsi di ironia. La musica è molto seria e parla sempre più o meno di amore e morte, giocarci un po’ aiuta a reggere più leggero il nostro cammino su questo pianeta.

Qual è il suo abbinamento preferito? Vi è una canzone che ha curato in modo particolarmente efficace una situazione difficile?

Personalmente credo che non ci sia, per quanto mi riguarda, io in realtà amo tutti i pezzi sentiti in vita mia e ognuno mi è servito in un determinato momento: a volte hai bisogno di una cosa molto leggera e una canzoncina ti aiuta; a volte devi immergerti in un mare profondo come quello della musica classica di certi autori e lasciarsi trasportare.

Stai pensando già a un prossimo libro? Come credi che sarà?

No e sì: no perché in realtà non è il mio lavoro; si perché da un lato mi sono divertito molto e mi piace parlarne, per cui non escludo di farne altri però ancora non è verto… vedremo!

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