Autore: Lisa Genova
Data di pubbl.: 2014
Casa Editrice: Piemme
Genere: Romanzo
Traduttore: Laura Prandino
Pagine: 350
Prezzo: 14,90
Tre milioni di narcisi stanno fiorendo sull’isola di Nantucket: un richiamo per i turisti che presto affolleranno la zona, un richiamo alla vita che non può che riempire di gioia e di speranze per il futuro ed essere la promessa di un nuovo inizio.
Eppure il cuore di Olivia non è pronto a ricevere tanta bellezza: rimasta sola dopo la morte del suo piccolo Anthony, passa le giornate tra passeggiate solitarie e letture. E, soprattutto, pensa. La parola che più le torna in mente, quella che sembra essersi incastrata tra i suoi pensieri è: perché? Perché Anthony è stato qui? Perché la sua vita è stata così breve? E, soprattutto…Perché l’autismo?
Anthony era un bimbo dolcissimo, anche se non è mai riuscito a dimostrarlo fino in fondo; non riusciva a comunicare con le parole, ad incrociare lo sguardo dei genitori e abbracciarli, eppure con i suoi gridolini, il battito delle mani, le sue urla, anche, esprimeva il suo mondo interiore con una sincerità disarmante.
Ora Olivia è in cerca di risposte, e di pace: “una parte di lei ha accettato il fatto che queste domande non troveranno mai risposta, che questa vita non ha alcuno scopo, ma l’altra parte continua a cercare, continua a porre quelle domande all’infinito, in tutta onestà, ripete quella sequenza più volte al giorno, perseverante” (p. 93).
E mentre questa madre cerca di fare i conti con il proprio passato, un’altra donna sull’isola sta cercando delle risposte sul suo matrimonio e sulla vita che davvero desidera. Per seguire le bambine e il marito, Beth ha rinunciato ai suoi sogni di scrittrice: è tempo di riprendere la penna in mano e di trasporre sulla carta le proprie emozioni. E mentre scrive, quella che sente è la voce di un bambino che non sa parlare ma che è in grado di guidare i suoi pensieri.
Tre sassi bianchi è la storia della misteriosa e affascinante connessione tra queste due donne che trovano le risposte che cercano grazie alla voce di Anthony. Una storia che parla di autismo e di tutto quello che questa condizione porta con se: di come possa mettere a dura prova una famiglia, di come possa sconvolgere la vita di un genitore, ma anche di come possa insegnare ad amare profondamente e incondizionatamente. Una storia intensa che sa commuovere e che risulta sincera perché, come racconta l’autrice, nasce da un’esperienza personale. La vicenda ruota intorno ai legami familiari, ma anche ai sogni e alle speranze che tutti noi nutriamo per il futuro; dalle pagine emergono, con grande realismo, sentimenti di negazione, dolore e rabbia, ma anche di accettazione e pace: “più di ogni altra cosa, quello che vede ora con estrema chiarezza e che resta con lei per ore dopo aver chiuso il suo diario, è Anthony. Non la negazione dell’autismo di Anthony o la rabbia per il suo autismo o la disperazione per il suo autismo. Neppure Anthony e il suo autismo. Solo e semplicemente Anthony.” (p. 266). Una storia toccante, personaggi femminili ben approfonditi e un’atmosfera, quella delle spiagge di Nantucket, che ben si accompagna ai sentimenti delle protagoniste: la durezza e la solitudine invernale a cui si contrappongono man mano la luce e la serenità di una primavera che trascina tutti, finalmente, verso la pienezza dell’estate.