Sussurri – Ashley Audran

Sussurri, un titolo che suona come un ossimoro, perché le protagoniste di questo romanzo giallo pervaso da una lacerante tensione, sembrano urlare il loro dolore e le loro fragilità nel silenzio assordante che le circonda. Un silenzio e un’incomprensione soprattutto maschili, ma non solo, purtroppo. I non detti, le invidie, il malanimo, i sospetti circolano liberi fra le tre principali figure femminili della vicenda: Whitney Loverly, la donna in carriera con tre figli – i gemellini e il decenne Xavier -; Blair, che alla carriera ha dato un calcio per fare la madre a tempo pieno di Chloe, compagna di scuola di Xavier; Rebecca, medico pediatra, arrivata al quarto aborto spontaneo e ormai ossessionata dall’idea di avere un figlio. Ai margini, si muove l’anziana Mara, l’ultima rappresentante di un gruppo di immigranti portoghesi che negli anni passati avevano popolato Harlow Street, prima della sua trasformazione in quartiere della nuova borghesia.
È proprio Mara, a sua volta tormentata dalla memoria del figlio morto a sedici anni, astiosa verso il marito Alberto per non aver mai davvero compreso lo stretto legame con quel ragazzo introverso e ansioso, ad osservare da lontano l’interagire delle tre donne, il loro rapporto con figli e mariti, il loro agitarsi inconsulto. Ed è sempre Mara, in virtù del suo vissuto, l’unica ad avere un contatto ravvicinato con Xavier, bistrattato dalla madre Whitney che lo ama, sì, certo, ma che non sopporta le sue perenni richieste di attenzione, il suo attaccamento e le sue ribellioni. Com’è difficile essere madri se i modelli della propria infanzia sono negativi e da questi non si è capaci di allontanarsi. Com’è difficile essere donne se si pretende da se stesse più di quello che è umanamente possibile dare, che si parli di lavoro o di famiglia. E com’è difficile essere amiche se insieme alla complicità, nel fondo dell’anima, si annida l’invidia, la competizione, la critica feroce mascherata da falsi sorrisi. E per finire, com’è difficile essere mogli quando non si è sicure della fedeltà dei propri compagni. Così si consumano le vite di Whytney, Blair e Rebecca fino al disgraziato giorno in cui il piccolo Xavier cade dalla finestra della propria cameretta durante la notte. Incidente o atto deliberato? Si manifesta qui il punto di svolta del libro – svolta che già si intuiva nell’incipit – : una storia di quotidiane difficoltà diventa un inquietante giallo di non facile soluzione dove, ancora una volta, i sospetti del lettore vengono messi alla prova.