Data di pubbl.: 2024
Pagine: 326
Prezzo: € 18,00
Quante volte ci è capitato di leggere sui quotidiani o di ascoltare programmi televisivi o radiofonici in cui venivano denunciati casi legati ad azioni poco corrette di banche e società finanziarie. Molti ricorderanno ancora la vicenda del Monte dei Paschi di Siena, solo per citarne una. È con questo argomento che Mirco Dondi, docente di Storia Contemporanea e Storia e analisi delle comunicazioni all’Università di Bologna, nonché creatore e direttore dal 2009 del Master in Comunicazione storica sempre all’Università di Bologna, intrattiene i suoi lettori con un romanzo esilarante e brillante per trama e situazioni, ma al tempo stesso inquietante per i tanti – troppi – addentellati con una realtà che ben conosciamo. E lo fa con precisione, cognizione di causa, un linguaggio personalissimo e davvero piacevole, dialoghi in punta di fioretto e personaggi a tutto tondo.
Gerri Sansa è un comico televisivo per Canal Grande, emittente sponsorizzata dalla Banca Credital e dall’azienda produttrice di cioccolato Virgociok. Il suo programma si chiama Buffet gratis e ha reso Gerri famosissimo e molto ricco. Evidente che il pubblico gode nell’assistere al massacro dei Vip, nel sentirli confessare peccati e magagne, storture e furti. In realtà, i Vip non appaiono mai in carne e ossa perché il format è un singolare mix di realtà e cartone animato, mentre la voce del malcapitato di turno è generata dal Sincrovox, avveniristica device computerizzata operata dallo stesso Gerri. Lui si diverte a denunciare il denunciabile, è l’ammazzaVip sostenuto dai capi struttura dell’emittente televisiva perché, nonostante le querele, genera profitto e audience. Fino al giorno in cui fa il passo più lungo della gamba e denuncia i pasticci finanziari fra Virgociok e Credital scatenando un putiferio. Ma poiché lo stesso Gerri è ricattabile per i debiti incoscientemente accumulati negli anni, ecco che si trova senza lavoro dall’oggi al domani, in più gravato dal problema di spiegare alle due donne della sua vita che non potrà più pagare il mutuo delle case in cui abitano. E mentre si chiede come farà a sopravvivere, i Grandi Poteri Finanziari lo catturano e lo trasferiscono di peso in un hotel della Francia, a Séte nel Golfo del Leone, dove il nostro viene chiuso in una stanza, affamato e guardato a vista da tale Luigino Bencini, un incrocio fra un informatico, una guardia del corpo e un aguzzino. Potrà tornare libero solo a patto di fare una certa cosa. Quale? Ai lettori scoprirlo. Anche perché non tutto scorre e va bene nell’Hotel Felix di Leonarda Savioli, patron riminese dell’albergo piena di debiti con la Banque du Midi e con gli strozzini capitanati da Luc Verjas. Donna temibile e ancor più terribile madre di due figlie, Leonarda è determinata ad averla vinta su tutti, anche a costo di convocare il suo antico amante riminese, il ricco Denis Rizzoli. E dall’esilio francese di Gerri, dai maneggi di Leonarda e di alcuni stralunati ospiti dell’hotel, e dall’apparizione del potente finanziere Michele Colavolpe, sul quale da anni Gerri raccoglieva dati per distruggerlo nel suo programma, il racconto decolla verso una serie di eventi rocamboleschi fino al suo singolare finale.