Qualche mese della mia vita – Michel Houellebecq

Titolo: Qualche mese della mia vita
Autore: Michel Houellebecq
Data di pubbl.: 2023
Casa Editrice: La nave di Teseo
Genere: memoir
Traduttore: Milena Zemira Ciccimarra
Pagine: 105
Prezzo: € 15,00

Michel Houellebecq in un centinaio di pagine si mette a nudo e si racconta senza filtri, aprendo ai suoi lettori le porte di una inquietudine travagliata che in questi ultimi mesi lo ha divorato.

Qualche mese della mia vita è un piccolo memoir in cui Houellebecq racconta Houellebecq. Troviamo più l’uomo con le sue contraddizioni che lo scrittore in queste pagine in cui l’autore di Piattaforma non rinuncia alla sua scrittura urticante.

Egli racconta il caso del porno amatoriale in cui è stato coinvolto con sua moglie. Accettando la proposta di un regista (che Houellebecq nel libro chiama lo Scarafaggio) ha filmato un contratto senza leggere le clausole redatte in piccolo.

Mentre lui pensava che il film avrebbe avuto una circolazione limitata su un sito a pagamento, scopre di essere il protagonista di un film porno su vasta scala.

La questione finisce nelle aule di tribunale e Houellebecq è provato da questa situazione che racconta nel libro.

Al centro di questo periodo travagliato anche la dura polemica con Michel Onfray, filosofo e anima della rivista Front Populaire sulla quale Houellebecq rilasciò un’intervista in cui prendeva posizioni dure sull’Islam, l’immigrazione, Il mondo mussulmano si indigna Houellebecq chiede a Onfray chiede di ritirare le copie per permettergli di spiegare meglio le sue dichiarazioni. I due intellettuali arrivano ai ferri corti.

«Sto divagando, lo so, ma non posso farci niente, è la vita stessa che divaga. Lo scrittore fa il bilancio degli ultimi mesi della sua vita e alla luce di tutto quello che gli è accaduto si ritrova più disilluso, non crede in nessuna fede e ideale. I fatti avvenuti negli ultimi mesi rafforzano e poi confermano definitivamente in lui una vecchia tendenza: «Non credo nelle idee, credo nelle persone».

Qualche mese della mia vita non è soltanto è un resoconto sulle polemiche che hanno travolto di recente il grande scrittore francese.

Ma è prima di tutto un libro di Michel Houellebecq (« Sono spesso considerato, e forse a giusto titolo, un autore pessimista, ma la lucidità che può aiutare a scrivere buoni libri non è necessariamente l’atteggiamento migliore da adottare nella pratica, spesso è preferibile far finta che tutto possa risolversi»).

Anche in queste pagine autobiografiche , scritte prima di tutto per esorcizzare la cattiva sorte di un periodo complicato, troviamo  la verve polemica, irriverente e anticonformista  di Houellebecq, uno scrittore controverso che non rinuncia mai a esporre il suo pensiero radicale, sia quanto inventa storie, sia quando si racconta parlando di sé.

Houellebecq non si nasconde mai e si mostra sempre con quello che pensa, anche se con le sue opinioni  alcune volte si può non essere d’accordo.

 

 

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