Presentato il programma del Salone del Libro di Torino 2014

Lo scenario per la conferenza stampa della 27esima edizione del Salone Internazionale del libro è quello della nuova Scuola Holden. All’interno del “General Store” della Caserma Cavalli prendono posto giornalisti, fotografi e rappresentanti delle istituzioni. Gli sguardi si muovono affascinati percorrendo, in lungo e in largo, un luogo che incuriosisce e che nasconde un passato misterioso. In breve tempo ogni posto si riempie, l’attesa costruisce un’atmosfera elettrica, quasi fremente. Alle 11.15 inizia a parlare Rolando Picchioni (Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura che promuove e coordina il Salone) che, punto dopo punto, espone le novità generali di quello che definisce “un Salone straordinario”.

La ventisettesima edizione avrà come filone conduttore il Bene, proposto in tutte le declinazioni possibili: da quelle letterarie a quelle filosofiche ed etiche, da quelle storiche a quelle neuroscientifiche. Il concetto di Bene Comune  sarà al centro di moltissimi dibattiti e incontri che avranno come base da cui partire la suggestione di Primo Levi: “riscoprire la cura artigianale del lavoro fatto bene“.

L’ospite d’onore di questa edizione sarà la Santa Sede. Don Giuseppe Costa, direttore della Libreria Editrice Vaticana, rivela: “Partecipiamo al Salone con un atteggiamento di gioia e speranza, alcune delle parole chiave degli interventi di Papa Francesco. Il rapporto tra Santa Sede e il libro ha radici profonde, un legame antico ed essenziale. Non a caso il libro per eccellenza è, da sempre, la Bibbia. D’altro canto la Chiesa ha sempre sostenuto il libro, basti pensare alla costituzione della Biblioteca Vaticana, specchio in cui ritrovare la grandezza dell’Umanesimo italiano. Molti scrittori e giornalisti saranno presenti per raccontare la bellezza di luoghi e dottrine. Tanti vaticanisti, anche di livello internazionale, parleranno al pubblico raccontando l’editoria religiosa che, a dispetto della crisi, continua a crescere”.

Nel suo intervento Picchioni elenca quelle che saranno le novità principali di quest’anno: 53 nuovi espositori (di cui 23 dentro l’Incubatore); 10 startup innovative selezionate dal bando internazionale; 30 sale, alcune create per l’occasione, che accoglieranno i circa 350 incontri in cartellone; 16 progetti (di cui 4 completamente nuovi) che intratterranno “praticamente” gli avventori. Tra di essi da menzionare sicuramente Officina. Editoria di progetto curato dallo scrittore Giuseppe Culicchia che si concentrerà sui temi riguardanti la creazione e diffusione del libro: “In Italia vengono pubblicati 55.000 titoli l’anno. Molti vendono tra zero e una copia. Officina vuole dare spazio ai librai, quelli che ancora coltivano l’amore e la passione per il libri. Il pubblico potrà conoscerli attraverso una serie di eventi e incontri, alcuni dai titoli suggestivi come -lo stato delle cose-, in cui si metterà in risalto un modo di fare editoria a cui teniamo, quello incentrato sulla passione e sulla ricerca. Officina è anche un punto di partenza per riflettere sulla crisi dell’editoria e sui modi per cercare di fuoriuscirne”.

Ernesto Ferrero, direttore editoriale del Salone, fissa gli obiettivi: “Lo scorso anno abbiamo registrato un aumento dei visitatori pari al 7%. Il programma di quest’anno ci spinge a pensare che potremmo fare ancora meglio. I lettori non sono spariti, vanno meno in libreria e sono più numerosi in biblioteca. Hanno solo meno possibilità di comprare. Quest’anno, inoltre, vogliamo rinforzare quella che rappresenta la tradizione dell’evento: tra gli ospiti ci saranno pianisti, artisti, scienziati, filosofi e curatori di mostre. Insomma, un’offerta completa intorno all’oggetto principale che resta sempre la letteratura e l’editoria.

A Regis Faure, direttore generale di GL Events Italia, spetta il compito di illustrare altre novità del Salone in ambito logistico e organizzativo:  “Torino, il Salone e la regione Piemonte si confermano come punti di riferimento per l’innovazione culturale in questo Paese. Tra le tante posso citare le partnership con Gambero Rosso, abbiamo costruito veri laboratori di cucina, o quelle con Fly Food e Italo. Abbiamo confermato il servizio di wi-fi gratuito. Ci saranno anche meno problemi per le file e la biglietteria. Sforzi mirati per migliorare il servizio e valorizzare il Lingotto Fiere come luogo principe della cultura in città e non solo“.

Ultimi a parlare il primo cittadino di Torino, Piero Fassino, e il Presidente della Provincia, Antonio Saitta. Entrambi si focalizzano su due cose: la crescita/centralità dell’evento e la presenza di investitori privati a sostegno degli enti statali. A riguardo sono emblematiche la parole del Sindaco: “Il Salone di anno in anno cresce in espositori, visitatori, attività. Principale evento italiano del libro, uno tra i più importanti a livello internazionale. Per la prima volta partecipa con una delegazione anche Francoforte e ciò non può che confermare l’eccellenza dell’evento. Torino è, una volta di più, una grande capitale di cultura. Ringrazio gli editori, gli autori e gli sponsor, che hanno permesso la realizzazione di quest’offerta così ricca. Torino investe  100 milioni di euro nella cultura, prima città in Italia, 25 di essi però provengono da privati, mecenati e sostenitori“.

L’appuntamento è per l’8 maggio (il salone dura fino al 12) al Torino Lingotto Fiere. Per avere tutte le informazioni su biglietti e trasporti, scoprire tutti gli ospiti e tutti gli eventi di questa ventisettesima edizione, soddisfare ogni altra vostra curiosità, vi rimandiamo al sito del Salone.

Per vincere il biglietto d’ingresso al Salone del Libro di Torino: http://bit.ly/VinciilSalone

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