Precipitare – Simone Costa

Titolo: Precipitare
Autore: Simone Costa
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Bordeaux Edizioni
Pagine: 116
Prezzo: 14,00

Nick Donati è un giovane attore comico che si trascina tra monologhi senza successo e piccoli ingaggi in emittenti private. Finalmente nella sua vita le cose sembrano girare per il meglio: una relazione sentimentale appagante con la dolce Beatrice e una proposta lavorativa, la conduzione di un quiz televisivo, che potrebbe finalmente lanciarlo verso il successo. Eppure, a poco a poco, la vita di Nick incomincia a sgretolarsi pezzettino dopo pezzettino:  il protagonista scopre che i giochi a premi del suo show sono truccati ed inizia ad indagare nel mondo effimero e vacuo dell’intrattenimento televisivo. Mentre cerca disperatamente di venire a capo di quello che accade intono a lui, in una corsa contro il tempo e contro gli eventi che sfuggono dal suo controllo, Nick dovrà fare i conti con la dissolutezza e il vuoto dell’ambiente dello spettacolo. Niente è come sembra e lo stesso Nick incomincia a dubitare della propria lucidità: in un continuo inseguimento di qualcosa o qualcuno, il giovane precipita suo malgrado verso un finale inaspettato quanto sconvolgente.

Precipitare è un romanzo breve, l’opera prima di Simone Costa, giornalista di La7 e autore televisivo. La storia ruota intono al personaggio di Nick, alla sua famiglia, al suo lavoro e alla sua distruttiva dipendenza dalla cocaina, l’unica consolazione per i suoi mali, l’unica “possibilità di salvezza nel periodo più buio della mia vita” (p. 72). La morte della madre, che, inevitabilmente, lo coglie impreparato, è l’evento catartico e sconvolgente che segnerà per il protagonista un passaggio, l’inizio di un inesorabile precipitare verso un baratro.
Un romanzo coinvolgente, veloce, tagliente: gli eventi si susseguono freneticamente nella vita di Nick, giovane fragile che rivela pagina dopo pagina la sua insicurezza, la sua voglia di normalità, la sua sofferenza.  Dialoghi scarni e ritmo serrato per una storia che parla di dolore, di solitudine, di inadeguatezza e di senso colpa.  Per quanto lo desideri, Nick non ha più la forza di lottare e di prendere in mano le redini della sua esistenza e ci appare come avviluppato in una serie di eventi dinamici e veloci che ci danno la sensazione di vederlo precipitare senza possibilità di salvezza: “tutte le mie certezze sono lontane centinaia di chilometri, al loro posto un vuoto pesante proprio al centro del petto, un buco nero che si allarga risucchiando in fretta tutto quello che ha intorno” (p.113).
Un interessante esordio letterario: consigliato.

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Chiara Barra

Se dovessi partire per un’isola deserta, e potessi portare con me soltanto un libro...sarebbe un’ardua impresa! Come immaginare la vita senza il mistero di Agatha Christie, la complessità di Milan Kundera, la passione di Irène Nemirovsky, l’amarezza di Gianrico Carofiglio, il calore di Gabriel Garcia Marquez, la leggerezza di Sophie Kinsella (eh sì, leggo proprio di tutto, io!). Ho iniziato con “Mi racconti una storia?” e così ho conosciuto le fiabe, sono cresciuta con i romanzi per ragazzi che mi tenevano compagnia, mi sono perdutamente innamorata dei classici...che ho tradito per i contemporanei (ma il primo amore non si scorda mai)!

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