Pedalare Bene – Zeno Zaini

Titolo: Pedalare Bene
Autore: Zeno Zaini
Data di pubbl.: 2016
Casa Editrice: Ediciclo
Genere: Manuale sportivo
Pagine: 212
Prezzo: 14,5

Nel ciclismo, invece, l’atleta che vuole accelerare o sprintare, specialmente in salita, deve alzarsi sui pedali, trazionare sul manubrio, estendere gli arti inferiori caricando il peso corporeo sui pedali. Quest’azione può durare solo qualche decina di secondi perché l’impegno muscolare e cardiocircolatorio è notevole, e il rendimento proporzionalmente ridotto. In questa situazione la frequenza cardiaca aumenta maggiormente, a parità di velocità, che con la posizione seduta”. (p. 28)

Zeno Zani, Medico dello Sport ed esperto ciclista su strada e fuoristrada, nel corso della sua carriera ed esperienza, ha studiato diverse tecniche di pedalata, messa in sella, telai, materiali ed equipaggiamento con lo scopo, passione a parte, di trovare una soluzione all’equazione: persone diverse + biciclette diverse = caos. E proprio questo caos che in alcuni casi comporta grandi dispendi di energie per percorrere Km su qualsiasi pendenza o terreno, ma nella grande maggioranza dei pazienti o atleti questo caos porta ad avere veri e propri disturbi, che se non “ascoltati” o prevenuti potrebbero portare a patologie fastidiose da curare e soprattutto lunghe nel tempo di guarigione.

Ecco che Pedalare Bene si appresta a rispondere in modo completo a tutte le domande di qualunque ciclista, dall’esperto al principiante, che sia uomo, donna o bambino, che si alleni tutti i giorni o solo la domenica, che abbia una bicicletta da pochi euro o da migliaia di euro. Ventinove capitoli che affrontano in maniera esaustiva diversi temi: dalla fisiologia e biomeccanica della pedalata, all’anatomia umana e in sella, alla posizione corretta a seconda della bicicletta, dello sport e del tipo di terreno, entrando nei micro-dettagli di ogni componente.

Da sportivo, triatleta, ho trovato in generale il manuale un po’ troppo tecnico, fin dalle prime pagine, e lo stesso autore lo ammette. All’interno è possibile trovare una miriade di principi scientifici delle diverse tecniche di pedalata, fasi di spinta, appoggio del piede, strumenti, materiali, ecc. Seppur indicato anche per i principianti, lo trovo difficile da applicare a questa fascia di persone per 2 motivi ben precisi:

  • alla base serve comunque avere dell’esperienza, sia di tipo sportivo, che di sensazioni (conoscere sé stessi e il mezzo che si monta);
  • nel libro si fa riferimento al video-registrarsi, osservarsi e prendere provvedimenti. Si ha comunque bisogno di tempo ed esperienza tecnica di un esperto e mi chiedo dunque come un principiante possa riuscirci.

Lo scopo principale di un ciclista è ottenere il massimo rendimento (velocità), o il minimo dispendio di energie, a seconda della situazione tattica. Questi due obiettivi non si realizzano ascoltando in diretta i muscoli, ma prevedono una precisa tattica fisiodinamica atta a privilegiare le forze fisiche implicate (inesauribili) e a ridurre la componente muscolare (esauribile)”. (p. 138)

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