Meglio un demonio che un cretino – Anacleto Verrecchia

Titolo: Meglio un demonio che un cretino
Autore: Anacleto Verrecchia
Data di pubbl.: 2023
Casa Editrice: El Doctor Sax - Beat & Books
Genere: Aforismi
Pagine: 159
Prezzo: 14,00

Anacleto Verrecchia non è stato solo un filosofo di spessore e un illustre germanista.  Pensatore controcorrente, uomo libero e intellettuale divergente, coltivando il paradosso   si è sempre schierato contro i luoghi comuni e le mode culturali, che in ogni sua parola puntualmente ha demolito.

Era necessario un ritorno al pensiero di questo straordinario inattuale che dai margini di un ragionare non conforme ha depensato il proprio tempo.

Dario Stanca cura Meglio un demonio che un cretino, un piccolo e prezioso volume che raccoglie il meglio dei frammenti e del pensiero asistematico di Verrecchia.

Nella prefazione Stanca ci parla di Anacleto Verrecchia come un uomo lontano dalle accademie e dalle cattedre, allievo ortodosso di Arthur Schopenhauer, da cui eredita sia la pessimistica e disincantata visione del mondo, sia una schietta e elegante penna.

Ironico fino all’imbarazzo urticante, il pensiero di Verrecchia appartiene alla schiera degli irregolari, quelli che scrivendo e pensando non si sono mai nascosti dietro alle parole, non preoccupandosi della deflagrazione del loro dire.

«Se Cioran, – scrive Dario Stanca, per Fernando Savater, aveva incarnato la figura di un amabile angelo sterminatore, Anacleto Verrecchia, una volta appuntato sul Diario che “è meglio essere un demone che un cretino”, nelle sue Lettere Mercuriali, vero e proprio testamento spirituale, avrà invece tutte le sembianze del demonio sterminatore».

Come per lo scettico dei Carpazi, anche per Verrecchia la lingua deve essere diretta, la scrittura deve sanguinare e si deve avere il coraggio di dire e scrivere quello che realmente si pensa, perché tutto quello che non è diretto è nullo.

«Il mondo è un condominio tra la malvagità e la pazzia: l’una regna e l’altra comanda»; «Non si coalizzano solo i deboli, ma anche gli stupidi e gli ignoranti. Similis simili gaudet»; «Bisogna assolutamente smoccolare la filosofia contemporanea; fa troppo fumo»; «Pensare è difficile, però si può benissimo parlare e scrivere senza pensare».

Nei suoi aforismi il pensiero è fulminante e da uomo libero non fa sconti a nessuno il suo affermare schietto e controcorrente, inattuale e soprattutto eretico.

Meglio un demonio che un cretino è un omaggio e un atto d’amore nei confronti Anacleto Verrecchia, intellettuale, filosofo, saggista, ma soprattutto libero pensatore asistematico che con i suoi aforismi ha fatto tremare le finte fondamenta di presunte case costruite sulla roccia.

Verrecchia come Cioran, Ceronetti, Giordano Bruno, Elias Canetti, Ennio Flaiano.

Un demolitore inattuale del proprio tempo, un intellettuale contro che con le sue battute e i pensieri fulminanti per amore della libertà non ha mai marciato a passo con gli altri, ma è sempre uscito dagli stupidi schemi della vita borghese, cercando la verità e correndo il rischio di passare per stravaganti.

 

 

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