
Autore: Fulvia Degl'Innocenti
Casa Editrice: Edizioni San Paolo
Genere: Romanzo
Pagine: 218
Prezzo: 15 euro
Una saracinesca di una piccola libreria che si abbassa, una sera d’inverno. Un negozio di libri che diventa un rifugio, “protetto dagli sguardi curiosi, dai cuori infranti, dalle luci della notte”. E libri che risuonano facendo scorrere un dito sui loro dorsi, “come se fossero i tasti di un pianoforte”, facendo vibrare nell’aria suoni diversi, metallici, sincopati, cupi o solenni.
E una giovane donna, Lia, che, facendo inavvertitamente cadere un’edizione con la copertina rigida di “Le avventure di Tom Sawyer”, ne scorge le pagine aperte su un passaggio. Che la riporta indietro ai suoi undici anni. Quando era fuggita dalla casa della seconda famiglia di genitori affidatari, lei che “voleva diventare una stella e illuminare con la sua luce tutti quanti intorno a sé”. E che, ragazza ribelle con un passato e un presente complicato, si renderà la vita sempre più difficile. Fino all’incontro con una libraia circondata dal mistero, con i libri di una piccola libreria e con un’esistenza che lentamente si trasforma.
“La libraia” di Fulvia Degl’Innocenti non è solo un romanzo da cui si sprigiona la forza dei libri e della lettura. Ha uno sfondo sociale forte, come già altri libri di questa autrice ci hanno abituati. Ma è anche un libro adatto agli adolescenti come agli adulti. E dove i particolari dell’essere e della vita delle due protagoniste, Lia e la libraia, due donne, una giovane l’altra più anziana, si svelano lentamente. Proprio come una storia attraverso le pagine di un libro. E lentamente sembrano incastrarsi e formare un’unica persona.
Certo, c’è in queste pagine la passione per la lettura. Il sollievo che il libro “giusto” riesce a dare alle persone che lo incontrano. Ma ci sono anche tante altre sfaccettature, tanti sguardi su realtà complesse, difficili, sull’impegno di tante persone che ogni giorno percorrono strade per aiutare bambini allontanati dalle famiglie, adolescenti che sprigionano la loro rabbia attraverso finti atteggiamenti di sfida, testardaggini che nascondono la debolezza.
E ci sono citazioni, tante, da testi classici e moderni, prosa e poesia, che si liberano dalle pagine e uniscono i loro suoni all’aroma, che sembra quasi di riuscire a percepire, delle tisane che la misteriosa e affascinante libraia dal collo sempre fasciato da foulard di colori diversi offre ai suoi clienti, dei quali capisce l’anima.
Fino a svelare a Lia qual è l’ingrediente “segreto” che le permette di essere così. Che non farebbe mai immaginare il passato che la stessa libraia ha attraversato, e che, in qualche modo, ancora segna il suo presente e il suo futuro.