
Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Carmen Giorgetti Cima
Pagine: 112
Prezzo: € 14,00
Può un cane trasformarsi in filosofo? Certo che può. E leggere questo delizioso e consolante libro di Håkan Nesser, come sempre splendidamente tradotto da Carmen Giorgetti Cima, ne è prova. Norton è un Rhodesian Ridgeback (cane di taglia grande, a pelo raso, di colore marrone con una particolare cresta sul dorso. Se lo cercate su Google vi fate un’idea della sua bellezza), nato per cacciare leoni in Sudafrica e finito, cucciolo, a Uppsala, in Svezia, a casa di due adorabili padroni e di un gatto, Nelson, a suo parere un po’ tonto.
È Norton la voce narrante e non lesina informazioni su parchi, aree verdi, viali alberati e quant’altro che incontra durante le sue uscite, come pure sugli altri cani, più o meno filosofi come lui, con i quali è solito intrattenersi e scambiare commenti sulla vita e gli umani.
I suoi padroni sembrano prediligere gli spostamenti di fronte ai quali Norton non fa una piega. Eccolo dunque per qualche tempo in giro per l’America, e poi fisso a New York a godersi Central Park, i suoi meravigliosi odori e i suoi simpatici incontri. Ci racconta la sua vita nel Greenwich Village, le passeggiate al guinzaglio in città. E poi via di nuovo in Europa, a Rute sull’isola di Gotland dove scopre che inseguire e catturare conigli è una pessima idea. Lui, poi, è un pacifista dichiarato e di quelle bestiole che fuggono a zigzag e le cui ossa rischiano di perforarti lo stomaco non ne vuol proprio sapere. Ma eccolo a Londra ad apprezzare la bellezza dei Kensington Gardens, il Broad Walk di Hyde Park. E ancora in vacanza nella brughiera di Exmoor con il padrone – il quale, chissà perché, si perde sempre – dove salva la vita a uomo pronto al suicidio per amore. Già, il grande potere consolatorio di un cane che ti si avvicina, ti guarda, si fa accarezzare, ti ascolta (certo, le polpette che l’uomo si portava nello zaino hanno avuto il loro peso).
Intanto in casa arriva un nuovo cucciolo, Melwin: “Razza? Nessuna; probabilmente raffazzonato con pezzi di ricambio vari”. (p. 62). Diventeranno buoni amici e daranno il loro contributo per salvare una signora che si è slogata una caviglia mentre inseguiva il suo pappagallo nel bosco. Gli anni passano. Norton vive ora a Stoccolma e il padrone ha trovato una meravigliosa casetta rossa nel parco di Vita Bergen dove scrivere i suoi libri. Una casetta con un camino e un divano di pelle, regno di Norton. A popolare la vita del nostro amico arriveranno infine dall’Islanda due cavalli, Reyr e Safir, amati dalla padrona, e per Norton veri filosofi.
Ma anche la vita di un cane prima o poi finisce, perché tanto più breve della nostra, però non facciamone una tragedia. Lassù, in quell’area di paradiso dedicata agli animali, Norton è felice insieme agli amici a quattro zampe che lo hanno preceduto. E soprattutto è felice che i suoi padroni abbiano accolto un nuovo cane, perché: “Senza cani la gente non può stare bene”. (p. 101)
Un libro che è un piccolo viaggio nella serenità e nel buonumore.