
Autore: Formigli Corrado
Casa Editrice: Mondadori editore
Genere: Attualità, saggio
Pagine: 124
Prezzo: 16.50 €
“E poi la tassazione sulle imprese è folle: non solo è la più alta dell’emisfero occidentale, ma talmente complessa da indurti prima all’errore e poi a bastonarti perché hai sbagliato.”
Parte da qui il racconto di Corrado Formigli, il noto conduttore televisivo di Piazzapulita su La7, che in questo suo primo libro mette al centro gli Italiani, le loro vite e le storie di chi ce l’ha fatta a combattere la crisi.
‘Crisi’ è la parola più usata dell’ultimo quinquennio, ma anche la principale nemica di ognuno di noi. Quotidianamente sentiamo storie tristi di imprenditori che non sopportano più la pressione che questo termine comporta e la fanno finita, abbandonandosi alla disperazione e pensando che sia l’unica strada da percorrere. Formigli con questo libro dice che non è tutto nero, c’è chi la crisi l’ha guardata negli occhi, l’ha sentita sulla pelle, l’ha sfidata e l’ha anche vinta. E’ il caso dell’Alessi, della Loccioni, della Rizoma… storie che stupiscono e danno speranza.
“Sono tante le facce di italiani perbene che mi tornano in mente. Facce stravolte, voci strozzate, gesti duri.
I tartassati dalla crisi, quelli presi a calci dalle istituzioni e dalle banche.
I piccoli e medi imprenditori onesti sono i nuovi eroi italiani. Mai avrei pensato di arrivare a scriverlo. E dedicare loro il mio primo libro. Raccontando otto imprese eccezionali nel cuore della recessione.”
Il libro nasce da un’idea di fondo: secondo Formigli agli imprenditori italiani manca lo Stato, non le capacità. Gli Italiani ne hanno passate tante, sono un popolo combattivo, un popolo che nella difficoltà trova la forza per reagire, un popolo che nella tragedia è unito dalla solidarietà e dal buon cuore di ciascuno. Ma manca lo Stato, questo è il vero problema.
Otto storie, dall’Emilia alla Puglia, dal nord al sud, i protagonisti sono loro: i piccoli e medi imprenditori, quelli che finora hanno tenuto in piedi la nostra Italia. Uomini che nel cuore della recessione sono riusciti ad aumentate i propri guadagni e, soprattutto, a mantenere l’occupazione nelle rispettive aziende.
Il focus del libro è sulla figura degli imprenditori; già perché l’imprenditore italico non deve solo lavorare per meritarsi la propria fetta di guadagno, non deve soltanto accollarsi i rischi investendo i suoi risparmi, no, l’imprenditore italiano deve agire da preda che fugge, saltando ostacoli e trovando ripari. Insomma deve personalizzare le “regole” per far quadrare i conti, aggirando leggi a proprio favore e portandosi al limite della legalità. E naturalmente, se accade, c’è sempre Equitalia.
Libro scritto con il cuore e con la professionalità che contraddistingue il suo autore, il mio augurio è che sia un messaggio di speranza in un momento difficile che dura da troppo tempo.
‘”Solo coinvolgendo i giovani nelle aziende si possono tenere accesi i desideri. Perché non può esserci impresa impossibile senza umanità.”