
Autore: Ivo Boskoski
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Edizioni Opposto
Genere: letteratura contemporanea
Pagine: 168
Prezzo: 14.00 €
Abbraccia un secolo il libro di Ivo Boskoski. Non parla di cent’anni di solitudine ma dell’amore che sfida le leggi del tempo, confluendo in quella circolarità del destino che mette al tappeto anche la logica. Boskoski è macedone ma vive e lavora a Roma. Conosce bene le sfumature della nostra labirintica lingua. Sa essere duro e graffiante, dolce e melodioso. Ed è questo il primo punto a suo favore.
Il secondo punto forte del libro è la trama. Una storia d’amore lunga un secolo, il perché lo capirete leggendo, che inizia in Macedonia. A far da cornice le vicende storiche del paese balcanico, raccontate con dovizia e precisione. Catapultati in questo clima di tradizioni, sogni traditi e ricerca della bellezza, ci addentreremo in un’epoca e la rivivremo passo dopo passo.
La tridimensionalità della storia, infatti, ci dà la possibilità di entrare in contatto con i personaggi e con i luoghi. Quando parlo di tridimensionalità intendo che il lettore viene calato in un mondo sensibile. Non siamo solo testimoni degli eventi, ma li viviamo; non ci vengono solo mostrati dei luoghi ma possiamo toccarli, odorarli, amarli o addirittura disprezzarli.
Al centro ci sono le vicissitudini della famiglia Galevski. Il richiamo al capolavoro di Màrquez, Cent’anni di solitudine, è d’obbligo. In Il tempo non esiste, però, è la realtà a creare la magia, è il destino che impreziosisce l’incedere dell’esistenza. Il trascorrere del tempo non annulla l’amore. Non ci sono maledizioni che tengano davanti alla purezza dei sentimenti. In questo secolo di passione ci sono la vita di un popolo e di una nazione. Boskoski è attento ai fatti storici. Riconosce che la storia è fatta dall’uomo e ognuno vi partecipa a modo suo.
In questo libro di emozioni circolari, di destini incrociati e di fatalità a lieto fine, si nasconde un romanzo d’evasione di sicuro impatto. Evasione non nel senso volgare della parola che potrebbe far pensare a un’opera di consumo, ma di evasione dalla quotidianità. Una volta terminato, un romanzo deve lasciarci qualcosa. Ebbene, Boskoski ci dona delle emozioni pure.
Questa storia italo-macedone ci regala momenti spensierati e riflessivi. Ci insegna a vedere la vita con semplicità armonica, anche in mezzo alla guerra, alla morte e alla distruzione. Ci lascia evadere, insomma, senza limiti. In questo trascorrere eterno senza inizio e senza fine, infatti, il tempo è solo un bisogno dell’uomo e non del cuore.