Il Sognatore – Laini Taylor

Titolo: Il Sognatore
Autore: laini taylor
Data di pubbl.: 2018
Casa Editrice: Fazi
Genere: Fantasy
Traduttore: Donatella Rizzati
Pagine: 458

Non c’è nulla di più bello che sognare e io, da grande sognatore quale sono, lo so perfettamente. Staccare per un attimo la testa, immergersi in grandi avventure, in mondi fatati o semplicemnte diversi, immaginare se alcune cose fossero o no accadute. Sentirsi liberi di volare con gli uccelli o nuotare nelle prfondità del mare con i pesci senza muoversi dalla propria stanza e, a volte, chiedersi perchè quei sogni, che sono tanto vividi e tanto splendidi, non possano diventare reali. Perchè siamo costretti, noi sognatori, a tornare bruscamente alla realtà. Ma cosa potrebbe succedere se, un giorno, essere un sognatore diventi qualcosa di più? Ecco questa è ciò che succede a Lazlo Strange, un giovane uomo, orfano di origini, che ha passato tutta la sua vita  non solo a leggere e a studiare nella grande biblioteca di Zosma, ma, sopratutto, a sognare. Un’esistenza tranquilla, pacifica e senza emozioni (tranne quelle regalate dai suoi libri) condita da una lieve ossessione: scoprire il destino della magica Città Invisibile.

Un giorno, mentre il giovane Lazlo è intento ad assolvere i suoi doveri di bibliotecario, nella città entra una carovana i cui membri sono composti dall’ élite dei migliori guerrieri provenienti proprio dalla Leggendaria Città Invisibile. Dopo oltre duecento anni, i migliori guerrieri di quella sperduta terra, sono tornati per chiedere aiuto ai più grandi sapienti della nazioni vicine per far fronte a una minaccia. Una minaccia così terribile ed epica che nessuno, nemmeno nei propri sogni più sfrenati, potrebbe minimamente immaginare.

Lazlo viene cooptato per far parte dell’eterogeneo numero di studiosi e artigiani senza sapere che, una volto giunto alla città invisibile, molte cose per lui cambieranno.

vuoi finire i tuoi giorni come un troglodita che arranca mezzo cieco tra le viscere della biblioteca?” gli domandò il vecchio “esci dalle porte Strange. Respira l’aria, guada le cose. Un uomo dovrebbe avere le zampe di gallina per aver scrutato troppo l’orizzonte, non soltanto per aver letto con poca luce” “che cos’è un orizzonte?” domandò Lazlo impassibile “è come la fine di una corsia di libri?” “no” rispose il maestro Hyrrokin “per niente “ (Lazlo e il maestro Hyrrokin pag.24).

Nulla è più rinfrescante e dolce, sotto questa calura estiva, di un bellissimo sogno e Liaini Taylor, in questo nuovo romanzo pubblicato dalla casa editrice Fazi, riesce a regalarci uno piccolo e frewco assaggio di un grandioso sogno. Ho trovato davvero affascinante questo libro che, per nulla scontato, per una volta mette al centro della narrazione un protagonista nuovo, “diverso”. Un sognatore. All’interno della narrativa fantasy i protagonisti, pur essendo sempre degli “emarginati destinati a compiere grandi imprese” sono sempre personaggi abbastanza razionali e concreti. Immaginate dunque il mio stupore nel trovare, tra le pagine di questo libro, un giovane sognatore, uno che legge dalla mattina alla sera, che sogna ad occhi aperti e che va a sbattere contro i muri tanto sono appassionanti le storie che legge (e il sottoscritto di episodi simili ne sa davvero qualcosa). È incantevole come l’autrice abbia tessuto una favola all’interno della sua favola e poi l’abbia resa quasi reale sia per il protagonista che per il lettore, condendo il tutto con uno stile narrativo serrato e inteso senza mai abbandonare la piacevolezza e la scorrevolezza. Non mancano gli episodi umoristici, decisamente ben dosati e inseriti al momento giusto nella narrazione che conferiscono un ulteriore arricchimento alla storia rendendola ancora più eccezionale.

Assieme alle grandi (classiche) tematiche che si trovano in questo (ma come in altri fantasy ovvero il senso di riscatto, l’andare oltre alle apparenze e il trovare la propria strada per crescere) l’autrice parla molto dell’importanza di non smettere mai di sognare e di leggere. Due strumenti potenti che, al giorno d’oggi, sono più che mai necessari se si vuole essere davvero liberi. Basta solo non abbandonarsi ai sogni e dimenticare così di vivere. Consigliatissimo.

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Gabriele Scandolaro

Mi chiamo Gabriele e sono un lettore. Ho iniziato a leggere quando ero molto piccolo, complice una nonna molto speciale che invece delle classiche favole riempiva le mie giornate raccontandomi i capolavori teatrali di Shakespeare e di Manzoni. Erano talmente avvincenti le sue narrazioni che, appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere per conto mio. Ma terminato il mio primo libro ne ho iniziato subito un altro. Poi un altro. Da allora non riesco più a smettere di leggere. Quando non leggo o studio, lavoro come Educatore e suono il violino.

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