Autore: Vito Bruschini
Data di pubbl.: 2016
Casa Editrice: Newton Compton edizioni
Pagine: 334
Prezzo: 9,90 €
«Ti dico che quello e’ il Vangelo proibito! Per secoli gli studiosi di tutto il mondo lo hanno cercato. Alcuni antichi testi parlano della sua profezia. Ma e’ uno dei segreti meglio custoditi perche’ pochi lo hanno potuto vedere… e noi l’abbiamo trovato!”
Il racconto dell’autore inizia a Istambul, dove il nostro protagonista, il Prof. Brenno Branciforte, esperto di opere d’arte grazie al suo passato da falsificatore, sventa una truffa ai danni del governo turco. Il risalto mediatico che scaturisce da questo evento e’ tale che egli viene coinvolto nelle ricerche di un manoscritto che si dice nasconda la mappa di un tesoro. Ma questo tesoro, mentre la storia scorre tra le pagine, si rivela essere un antico documento che potrebbe essere la piu’ grande testimonianza religiosa esistente.
Nella turchia odierna, da Ankara all’antica citta’ di Kaimakli, a Bogazkoy, le ricerche del grande tesoro si fanno sempre piu’ complicate e pericolose e attorno al nostro protagonista si apre un ventaglio di personaggi: dalla CIA al temibile MIT, ai terroristi di al-Qaida, a pericolosi funzionari governativi, alla gente dei villaggi, alla bella traduttrice che accompagnera’ il Professore nelle sue ricerche.
Riuscira’ Branciforte a trovare il tesoro e a fuggire dai numerosi attentati alla sua vita? E cosa si nasconde dietro al mistero del Vangelo proibito?
“Sono Yasmin Moussa. Voglio esaudire l’ultimo desiderio di mio padre. Ti mostrerò il manoscritto, contratteremo il prezzo e dopo potrete andare tutti al diavolo”.
Il racconto, che l’autore immagina essergli stato confidato proprio dal protagonista, scorre tra le pagine, grazie alla splendida ambientazione e alla ricchezza degli avvenimenti. Purtroppo la suspense è smorzata dalla scrittura, più simile ad una cronaca che ad un racconto. Pochi i particolari descrittivi che danno spessore ai personaggi e una descrizione asciutta che fa perdere la magia che l’ambientazione potrebbe regalare al libro.
Gli intrecci di storie e misteri sono molti, forse troppi, e fanno perdere un po’ la bussola al lettore che viaggia all’interno del racconto. Qualche dettaglio trascurato e qualche incoerenza nei particolari lasciano piccoli vuoti nella narrazione, che tuttavia restano nascosti dall’abbondanza di eventi della trama principale.
Consigliato a chi ama il genere “Indiana Jones”.