Iguana Club – Maurizio Lanteri, Lilli Luini

Titolo: Iguana Club
Autore: lilli luini, maurizio lantieri
Data di pubbl.: 2017
Casa Editrice: Novecento editore
Genere: Noir
Pagine: 285
Prezzo: 13.90

Una vita come tante, quella di Luca Dolmetta. Un giovane nato da buona famiglia, il padre ha molto faticato per risparmiare dei soldi da lasciare al figlio e alla sua attività di agente immobiliare. Ma Luca, di condurre una vita di sacrifici, di apprezzare le fatiche dei genitori, proprio non ha voglia. Luca vuole i soldi facili, vuole stare nel giro di quelli che contano. Per questo Luca frequenta Jacopo Cattaneo, un giovane ricco che passa le sue serate all’Iguana Club, un prestigioso locale della riviera ligure. Jacopo gli permette di ingraziarsi le persone giuste, di stare nel giro giusto e di giocare nei tavoli dove si scommettono somme importanti e si fanno affari sottobanco per milioni di euro. Ma quando i debiti di Luca si fanno troppo onerosi e il rischio di essere escluso da quella vita fatta di luci, alcool e soldi diventa troppo concreto, il giovane decide di affiancare Jacopo in una impresa assai rischiosa: andare in Spagna e trasportare un ingente carico di droga per l’Italia. Un lavoretto pulito e semplice, sembra tutto facile, ma qualcosa va storto. Gli acquirenti spagnoli vengono trovati morti e lo stesso Jacopo finisce tragicamente vittima di un sequestro di persona andato a male. Ora Luca si trova braccato da una potente e spietata famiglia malavitosa che controlla diversi traffici illeciti partendo proprio dalla riviera ligure. Quando i cadaveri iniziano ad essere troppi e le circostanze troppo strane, J.B., un giovane giornalista della testata “Ponente Express” inizierà a fare le sue indagini finendo per scoprire una realtà davvero agghiacciante.

“se scopro dov’è finito il fighetto ci penso io, capo. stavolta giuro che non sbaglio.” Andrea lo congeda con un gesto della mano. “e adesso?” chiede Shakira appena sono soli. Andrea non risponde nemmeno a lei. è attaccato al telefono, parla in spagnolo. una telefonata dietro l’altra, finchè non ottiene ciò che vuole. Shakira lo guarda scarabocchiare su un foglio. infine saluta e si volta verso di lei. “sul Valencia-Genova viaggiavano due passeggeri di nazionalità italiana. Jacopo Bignone residente ad Albenga e Consuelo Salini residente a Genova. Bignone è titolare di un’agenzia di news, la Ponente Press.” “merda, un giornalista. e ora che facciamo?””vuoi essere una donna d’affari? allora pensaci tu” “mi presti Lozano?”. Andrea le sorrise “è tuo. chiama a cose concluse”(pag 135)

Dicono che si riconosce un bel libro quando, dopo averlo terminato, ci sembra di aver perso un caro amico. Quando ho terminato “Iguana club” ho dovuto sedermi un secondo e pensare. Ho preso il mio blocco degli appunti e ho iniziato a scrivere come mi sentivo, le impressioni che questo libro mi aveva lasciato, cosa mi era piaciuto e cosa invece avevo faticato a leggere. Ho chiuso il mio blocchetto degli appunti e ho iniziato a lavorare sulla recensione. L’ho cancellata. L’ho riscritta. L’ho cancellata nuovamente. La realtà è che non riuscivo a trovare delle parole che rendessero giustizia a sufficienza a questa storia. Leggendo il libro di Lantieri mi sono ritrovato catapultato nel lato oscuro della bella liguria, un luogo oscuro e tetro, cupo e violento dove la criminalità nostrana la faceva da padrone e non esiste pietà per nessuno.

Lantieri è un maestro nel catturare il lettore e nel condurlo attraverso i più remoti paesaggi della Spagna, dove si consumano crimini silenziosi e solitari, fino ad arrivare alle rumorose ed affollate strade di Alassio dove, nascosti da brillanti luci al neon, criminali dal volto rispettabile gestiscono un giro di affari inquietantemente realistico.

La storia del giovane giornalista J.B., mi ha suscitato una certa simpatia per il personaggio anche se non sono riuscito ad amarlo come invece ho potuto fare con altri personaggi come Consuelo, la cui tragica storia mi ha colpito vivamente e Shakira di cui ho apprezzato la drammaticità.

Nel complesso ho trovato questo libro estremamente piacevole, Maurio Lantieri sa davvero il fatto suo e pur scrivendo un romanzo poliziesco tipicamente italiano, riesce a non scadere nel banale, nel retorico o nel “già letto”.

Complimenti all’autore.

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Gabriele Scandolaro

Mi chiamo Gabriele e sono un lettore. Ho iniziato a leggere quando ero molto piccolo, complice una nonna molto speciale che invece delle classiche favole riempiva le mie giornate raccontandomi i capolavori teatrali di Shakespeare e di Manzoni. Erano talmente avvincenti le sue narrazioni che, appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere per conto mio. Ma terminato il mio primo libro ne ho iniziato subito un altro. Poi un altro. Da allora non riesco più a smettere di leggere. Quando non leggo o studio, lavoro come Educatore e suono il violino.

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