
Autore: Hornby Nick
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Guanda editore
Genere: Romanzo
Traduttore: Silvia Piraccini
Pagine: 373
Prezzo: 18,50 €
Titolo: Funny Girl
Nel pieno fermento degli anni Sessanta, Sophie Straw è un’ambiziosa e graziosa ragazza che fugge dalla provincia inglese in cui è cresciuta, dove sarebbe inevitabilmente destinata a diventare reginetta di bellezza per una stagione, per poi appassire nelle tranquille vesti di moglie di qualche notabile locale. Nonostante la perplessità del padre, la giovane approda nella vivace Swinging London, che a sua volta le offre due possibilità poco allettanti: mantenuta all’inizio e soubrette subito dopo.
“Dalla conversazione con Marjorie in poi, aveva continuato a ripetersi che la scelta per lei era chiara, per quanto triste: poteva lavorare dietro ai banchi di cosmetici, oppure rimorchiare uomini come Valentine Laws nella speranza che la avvicinassero di qualche centimetro al posto cui aspirava. Ma aveva rimorchiato Valentine Laws e aveva finito col sentirsi volgare e stupida, e comunque l’indomani sarebbe tornata dietro al banco dei cosmetici.” Pag 35
Sophie sa di essere troppo in gamba, troppo spiritosa per lasciarsi apprezzare solo per l’indiscutibile avvenenza: colpisce nel segno con il proprio humor e incanta il gruppo di artisti che lavora alla creazione di “Barbara (e Jim)“, una nuova serie televisiva per la BBC, destinata a diventare una pietra miliare dell’intrattenimento inglese. Oltre alla fama e alla ricchezza che ne verranno, Sophie vivrà il periodo più straordinario della propria esistenza accanto a colleghi che diventeranno, in misura diversa, colonne portanti di tutta la sua vita. I personaggi descritti sono vivaci, verosimili, raccontati con brio e profondità psicologica. L’intelligenza del produttore, paladino della cultura pop, l’alchimia fra i due sceneggiatori della serie, diversi in superficie ma profondamente affini, il fascino del protagonista maschile sono gli ingredienti esplosivi che permettono il successo del telefilm “Barbara (e Jim)”, ma anche gli ingredienti che rendono spassoso e interessante il romanzo. Qualche immagine d’epoca, disseminata nel testo, aiuta il lettore a orientarsi fra personaggi reali della cultura televisiva inglese. La narrazione è sorretta da dialoghi straordinari per naturalezza e umorismo, che caratterizzano i personaggi meglio di qualunque descrizione.
Attraverso la storia di Sophie, Nick Hornby coglie l’occasione per raccontare con leggerezza e puntualità gli anni Sessanta londinesi, gli straordinari mutamenti di cui la televisione è stata testimone e, a tratti, causa. Benché la vicenda racconti l’ascesa di una vincente, gli episodi narrati strappano ben più di un sorriso. Nella sua apparente levità, “Funny Girl” è un romanzo ricco di spunti di meditazione sulla cultura dell’immagine e sul ruolo femminile, sull’importanza di essere convinti del proprio valore indipendentemente dall’opinione altrui.
Nell’epilogo del romanzo resta come sospesa una riflessione malinconica sul tempo che passa, su un periodo che aveva nella gioventù e nella modernità le proprie cifre espressive e che ora risulta, suo malgrado, un frammento di storia passata.
“Era assurdo che stessero invecchiando, pensò Sophie –assurdo e sbagliato. I vecchi avevano ricordi della guerra in bianco e nero, del teatro di rivista, di malattie terribili , del lume di candela. I suoi invece erano a colori e contenevano musica ad alto volume e discoteche, Biba e Habitat, Marlon Brando e burro.” Pag. 360