
Autore: Florinda balli
Data di pubbl.: 2017
Casa Editrice: macchione editore
Genere: thriller
Pagine: 226
Prezzo: 12.75
Violetta Steffani è una ragazza pacata e tranquilla. Ha passato tutta la sua vita rinchiusa nella casa della prozia, lontana dal mondo e dalla gente e immersa nel glorioso passato dei suoi antenati. La morte della prozia getta il caos nella vita della giovane ragazza. L’anziana parente, oltre a non averle lasciato nulla in eredità, si era pesantemente indebitata e la casa, finita all’asta, era già stata acquistata con il conseguente ordine di far uscire la giovane inquilina.
Grazie alla guida del legale della zia, l’avvocato Giuseppe Angeli, Violetta riesce a trovarsi una sistemazione e a candidarsi per una borsa di studio che le permetterebbe di potersi iscrivere all’università e pagarsi tutte le spese che riguardano la sua formazione. Ma la fondazione che si è tanto generosamente proposta di aiutarla, nasconde un volto oscuro e inquietante dietro alla facciata di istituto filantropico e altruista. I piani alti sono molto interessati a mettere le mani su un preziosissimo manoscritto appartenente alla famiglia di Violetta da generazioni. Per realizzare questo obbiettivo sono disposti a tutto. Anche a uccidere.
“Non è detto che sia andato distrutto” protestai. Non capivo da dove veniva quella certezza, visto che sospettavo che tra quelle carte bruciate nello studio del notaio vi fosse anche il manoscritto. “no, in effetti non è stato così.” confermò Helen “Cesare De Marchi, nonostante il suo atteggiamento ostile, era molto curioso e non ebbe il coraggio di far sparire l’opera. Anzi lui, o qualche altro dipendente della tipografia, ne fece stampare segretamente alcune copie..ma questa è un altra storia” (Violetta e Helen pag.119)
Ho trovato questo libro un thriller abbastanza insolito e curioso. L’idea di base, un manoscritto misterioso, vero protagonista della storia anche se mai presente, che potesse permettere al suo lettore di trascendere i limiti materiali del tempo e dello spazio e consentirgli di muoversi liberamente in più realtà, mi è sembrata molto buona. Ho trovato poco credibile invece il personaggio della giovane Violetta, una ragazza che, malgrado fosse stata relegata in casa per anni, accetta con tranquillità e con una impassibilità quasi glaciale tutti i cambiamenti a cui viene incontro. Nessuna novità, nessun nuovo evento è abbastanza traumatico per la protagonista che, perfino dinnanzi all’omicidio di un suo “amico” rimane fredda e distante.
Malgrado questa pecca, che ho trovato davvero fastidiosa e poco credibile, lo stile dell’autrice e la sua creatività, risultano essere il mix perfetto per coinvolgere il lettore. Un libro piacevole.