Sarà banale dirvi che le donne vanno festeggiate e rispattate tutti i giorni, però ci piace l’idea di ricordarvelo, molti sostengono che questa giornata non serve a nulla, noi invece di crediamo fortemente.
Attraverso i libri vogliamo consigliarvi non solo un regalo diverso dalla solita mimosa per ricordare alle donne della vostra vita quanto sono speciali, ma sono anche autoregali che non possiamo lasciarci sfuggire.
Storie di donne forti, fragili, coraggiose, spaventate, spavalde e timide, pronte a metterci di fronte alle nostre mille sfaccettature!
Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf – Feltrinelli
Scritto tra il 1928 e il 1929 in seguito a una serie di conferenze sul tema “donne e romanzo“, questo testo costituisce uno dei più eloquenti trattati femministi del Novecento: partendo da un tema apparentemente secondario e cioè che una donna, per scrivere, debba avere del denaro e “una stanza tutta per sé”, Virginia Woolf porta alla luce le restrizioni imposte nel corso dei secoli alla creatività femminile dalla società, dalle leggi e dalle convenzioni. Attraverso riflessioni arricchite da sentimenti e storie personali, la Woolf dà vita a una forma ibrida tra saggio e racconto che come descritto nella chiara introduzione di Egle Costantino – le permette di universalizzare le esperienze narrate in un testo lucido e stimolante, divenuto un punto di riferimento imprescindibile per approfondire e comprendere la questione femminile.
Storie della buonanotte per bambine ribelli di Francesca Cavallo e Elena Favilli – Mondadori
100 esempi di forza e coraggio al femminile, per tutte le donne, grandi e piccole, che puntano sempre in alto. 100 donne straordinarie che hanno cambiato il mondo, 100 favole per sognare in grande! Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto, lottate con più energia. E, nel dubbio, ricordate: avete ragione voi. C’era una volta una bambina che amava le macchine e amava volare; c’era una volta una bambina che scoprì la metamorfosi delle farfalle… Da Serena Williams a Malala Yousafzai, da Rita Levi Montalcini a Frida Kalo, da Margherita Hack a Michelle Obama, sono 100 le donne raccontate in queste pagine e illustrate da 60 illustratrici provenienti da tutto il mondo
Solo per sempre tua di Lousie O’Neill – HotSpot
Sono sempre state amiche, Freida e Isabel. Ora hanno sedici anni, frequentano l’ultimo anno della scuola e sono in attesa della cerimonia dove sperano di essere scelte come compagne da uomini ricchi e potenti. L’alternativa è diventare concubine, o non essere scelte affatto e andare incontro a un destino terribile. Come tutte le altre ragazze, freida e isabel sono state prodotte in laboratorio e allevate con l’unico scopo di diventare perfette: la cura del corpo deve essere la sola ragione di vita, il loro carattere deve essere socievole e disponibile. Ora che il momento sta per arrivare la pressione è fortissima, isabel mette a rischio la sua sfolgorante bellezza perché non vuole più sottostare alle regole di questo mondo spietato… Poi finalmente i ragazzi arrivano, per scegliere le loro compagne, freida sa che deve combattere per il suo futuro, anche se per questo deve tradire la sua migliore amica, anche se significa innamorarsi quando è vietato, anche se sa che le conseguenze possono essere irreparabili… La storia di freida e isabel (senza maiuscole perché non possono essere delle vere persone) è ambientata in una società futura, dalle regole ferree e sconvolgenti. Eppure, leggendo di questo futuro immaginario, freida e isabel sono più vicine a noi di quanto possa sembrare.
Penelope alla guerra di Oriana Fallaci, Bur Rizzoli
La prima opera narrativa di Oriana Fallaci: la storia di una donna che, straniera a New York, non esita a sfidare le convenzioni (e le ingiustizie) di una società maschilista. Penelope che non si rassegna al ruolo domestico di chi tesse la tela aspettando il ritorno di Ulisse, ma, Ulisse lei stessa, Giò viaggia alla ricerca della sua identità e della sua libertà. Si disfa con freddezza della sua verginità, si innamora con ribellione di un uomo debole e incerto che si rivela omosessuale, affronta con coraggio il triangolo in cui si trova coinvolta da Richard (l’uomo che ama) e Bill (l’uomo amato da Richard).
Ci vogliono le palle per essere una donna di Caitlin Moran, Sperling&Kupfer
Partendo da un dato di fatto: non c’è mai stato un momento migliore nella storia per essere una donna. C’è il diritto di voto, la pillola anticoncezionale, e bruciare le streghe sul rogo è ormai decisamente poco glamour. Ma allora: abbiamo ancora bisogno del femminismo, oggi? Sì, se il femminismo non è quello delle accademie e dei talk-show in seconda serata. Sì, se il femminismo non si occupa solo di cose (importanti, per carità) come la disparità di retribuzione, la circoncisione femminile nel Terzo Mondo, la violenza domestica, ma anche di problemi più banali e quotidiani come la masturbazione, la depilazione, le micro-mutandine, l’irresistibile attrazione per il cioccolato, le borsette da mille euro e le tette rifatte. Sì, perché ogni donna non può che essere femminista, e perché il femminismo secondo Caitlin è decisamente divertente. Come questo libro. Contro tutte le “Stronzate di Stampo Patriarcale” che ancora resistono, c’è una soluzione: ridere a crepapelle. Perché, come scrive Caitlin Moran “quando ridiamo siamo bellissime e alla gente piace vederci fare delle grasse risate“.
Lasciami l’ultimo valzer di Zelda Fitzgerald, Bollati Boringhieri
“Lasciami l’ultimo valzer” è l’unico romanzo che Zelda Fitzgerald abbia mai scritto. Ambientato tra l’Alabama, New York, la Francia e l’Italia, è la storia di Alabama Beggs, bella e anticonvenzionale fanciulla del Sud che sposa un artista, viaggia con lui in Europa e conduce una vita relativamente infelice, cercando di mettere alla prova i suoi tormentati talenti artistici. In gran parte dolorosamente autobiografico, il romanzo di Zelda racchiude episodi della sua vita coniugale, tanti dei quali andranno a costituire la materia di “Tenera è la notte” di Francis Scott Fitzgerald.
Girl Runner di Carrie Snyder – Sonzogno
La ragazza che correva, si chiama Aganetha Smart e, nel 1928, conquistò la medaglia d’oro per il Canada alle Olimpiadi di Amsterdam. Ma chi si ricorda più di lei e della sua gloria passata, ora che vive sola e abbandonata in una casa per anziani? Eppure, un giorno, la sua tranquilla routine viene interrotta dalla visita di un ragazzo e una ragazza, desiderosi – almeno così dicono – di farsi raccontare la sua storia e girare un documentario sulle sue imprese sportive. Con il corpo debole ma la mente pronta a un’ultima avventura, Aganetha si lascia così caricare in auto e trascinare via. Man mano che il viaggio la conduce verso i luoghi della sua infanzia, nelle brumose campagne dell’Ontario, i ricordi di Aggie (come la chiamavano affettuosamente in famiglia) invadono la scena, si accavallano, raccontando una vita movimentata e intensa. I numerosi personaggi del suo lontano passato tornano così a esistere, più presenti dei vivi che la circondano: c’è Aganetha bambina e poi adolescente che, insieme alle sorelle, impara a conoscere il mondo dei grandi; c’è la Prima guerra mondiale, che si porta via tanti giovani; c’è la scoperta del talento atletico e quell’allenatore che eccita la sua voglia di primeggiare; ci sono i tormenti dell’amicizia femminile e poi quelli del primo amore; infine c’è la donna adulta, alle prese con scelte di vita che non sempre si collocano nel solco della propria epoca. Oltre a una trama ricca di colpi di scena, è la voce narrante di Aganetha a sedurre e ipnotizzare il lettore, con le sue emozioni, la sua forza d’animo e quella speciale generosità che la porta a entrare in contatto con persone molto diverse da lei.
La cosmonauta di Jo Lendle – Keller
Sotto una costellazione di luci Hella guarda il mondo col figlio Tobi. Accanto a lui l’universo sembra avere una collocazione e un significato precisi, ma quando il giovane muore durante una manifestazione di protesta per una società che avrebbe desiderato cambiare, Hella si perde e comincia un viaggio – a tratti onirico – che la conduce lontano da sé e in cui il cuore pare offuscarsi per sempre. L’unico nord della sua vita è il ricordo del figlio, ciò in cui credeva, ciò che sognava, come ad esempio prendere parte al primo viaggio lunare aperto al pubblico. Per questo Hella si iscrive al concorso che regala un posto nella spedizione e inizia un lungo avvicinamento alla stazione di lancio in Asia centrale, attraverso pianure estese a perdita d’occhio e steppe kazake, rovine dell’immenso ex impero sovietico: un viaggio tra ricordi del passato e incontri inattesi. In questo romanzo d’esordio, Jo Lendle ci conduce nell’animo di una donna che vuole arrivare sulla Luna per ricongiungersi con il figlio, ma in questo viaggio Hella avrà anche la possibilità di riscoprire l’amore, di sentirsi ancora una volta viva, nel corpo, nella mente, per Tobi e per se stessa.
Letty Fox di Christina Stead – Adelphi
In una calda sera di primavera del 1942 una sensuale ventiquattrenne, dopo aver inutilmente aspettato la telefonata del suo uomo del momento, lascia la sua stanza d’albergo in fondo alla Quinta Avenue e si butta per le vie del Village, depressa. E’ piena di debiti ma gira in taxi, va a letto all’alba ma lavora fino al tramonto, e affronta una mondanità sfrenata con il solo corredo di “completini lisi e infeltriti” avuti in eredità. Sotto la scorza cinica e dissoluta conserva una polpa romantica, perché non ha smesso di cercare l’Amore. Ma dentro la polpa romantica nasconde un nocciolo pragmatico, perché continua a desiderare il matrimonio e la famiglia. Come è arrivata Letty Fox a questo punto della sua vita? La Stead ce lo racconta con una scrittura in cui la parola assume un profilo duro, potente, spietato, capace di rendere ogni vibrazione emotiva.
Chi ti credi di essere? di Alice Munro – Einaudi
Come dieci capitoli di un anomalo romanzo di formazione, i racconti di questa formidabile raccolta delineano con sapienza il personaggio di Rose, privilegiando il ruolo che il rapporto con la matrigna Flo ha avuto nel complesso definirsi della sua identità. Rose è la bambina ribelle e pensosa del primo racconto, punita a cinghiate da un padre imperscrutabile e chiuso; Rose è l’avida lettrice che tiene a bada il pensiero del padre ammalato e l’insofferenza alle meschinità di casa a furia di Shakespeare e Dickens; è l’adolescente in viaggio dalla piccola West Hanratty a Toronto, vittima e complice di una sordida iniziazione sessuale ad opera di un impassibile ministro del culto. Ma Rose è anche la giovane innamorata del modo in cui sembra amarla Patrick Blatchford, dottorando in Storia presso la stessa università che le ha aperto le porte grazie a una borsa di studio; è la donna coinvolta in una relazione extraconiugale destinata a concludersi nell’amarezza; è la madre nervosa di una bambina piú saggia di lei, ed è infine la donna matura che torna là dove tutto era cominciato e ritrova, nel tono brusco e inclemente di Flo, ormai prossima al ricovero in casa di riposo, il filo ininterrotto di un’esistenza interiore, e il ricordo dell’unico amore mai raccontato. Non è un caso dunque che l’ultimo racconto, quello che dà il titolo alla raccolta, chiuda a cerchio il percorso e coaguli il senso delle esperienze narrate nella severa domanda retorica rivolta da una maestra arcigna a una Rose di nuovo bambina: «Chi ti credi di essere?»