
Autore: mattia bertoldi
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: TRE60
Genere: Romanzo
Pagine: 300
Prezzo: 16,80 €
Ma quanto è diventato difficile ricordare, oggi?
Complici i social, i memo digitali o le agende sincronizzate. Qualche volta perdiamo lucidità anche in merito alla strada più veloce per tornare a casa: se ce lo chiedessero a bruciapelo, sapremmo rispondere?
La memoria va allenata, e Manlio lo sa. Lui è un assistente per la memoria: istruire al ricordo, la cosa che sa fare meglio su tutte. Mentre Camilla non ricorda nemmeno il nome di quel Ma…rco? La cosa migliore che lei sappia fare è proprio dimenticare, ed è per questo che aiuterà il suo assistente a scordarsi della donna che gli ha quasi rovinato la vita.
“Come tanti piccoli ricordi” di Mattia Bertoldi (tre60è un romanzo dolce che tratta un tema importante con delicatezza e anche un pizzico di leggerezza.
Perché Camilla dimentica, sì, ma il suo è un disturbo serio, derivante da un aneurisma. Nulla a che fare con la digital-pigrizia.
Un’avventura che parte non esattamente nel migliore dei modi, i due protagonisti non si tollerano.
Manlio è abituato ad avere a che fare con pazienti assai più anziani, in via di stabilizzazione – al massimo. Ha elaborato un metodo sperimentale che aiuta a ricordare, ma i suoi clienti non ha mai superato la seconda fase. Camilla è un’insegnante frizzante, innamorata della vita e del sapere in tutte le sue forme, delle relazioni, dei suoi alunni. Ha viaggiato molto e ama gli aerei. Ma la maggior parte di queste cose, non le ricorda.
Complice una madre estremamente premurosa e quasi opprimente, l’allenamento alla memoria di Camilla trova qualche ostacolo, ma la tenacia è un tratto caratteriale. Non ce ne si può dimenticare. È qui che uno dei co-protagonisti, Giga, migliore amico di Manlio, esprime al massimo la funzione del suo personaggio. A completarsi come in un perfetto incastro da Cubo di Rubik.
Due ruoli fondamentali sono quello dell’amorevole Signor … e di suo figlio, che con tenerezza descrivono la delicata relazione padre-figlio, in una situazione difficile per entrambi: quando un genitore non è più in grado di ricordare.
E poi quello dei “Rifiuti Ingombranti” appuntamento settimanale di Manlio e giga, amici di sempre, che si confrontano e sfidano di fronte ad oggetti abbandonati ancora ricchi di potenziale.
Con l’ultimo libro di Mattia Bertoldi ci si emoziona e ci si diverte, girare l’ultima pagina, in questo caso è proprio lasciare un amico.