
Autore: Valentino ronchi
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: Fazi
Genere: Poesia e altro
Pagine: 92
Prezzo: 17.00
I ricordi hanno molte forme e, oserei dire, molti sapori. I ricordi sanno di nostalgia, hanno il gusto dell’effimero, ti si sciolgono in bocca assieme ai fantasmi di lacrime ormai scomparse.
I ricordi sono arabeschi dipinti sulla nostra anima.
Ma per Valentino Ronchi i ricordi sono qualcosa di ancora più profondo e coinvolgente. I ricordi diventano poesia.
Ecco che, da molti ricordi di giovinezza, nasce Buongiorno ragazzi, un lungo racconto dove i pensieri e le voci dei protagonisti si intrecciano narrando ognuno la propria, singolare storia.
Chi parla di amori perduti, chi di sogni mai realizzati, di avventure trascorse e della vita adulta come è ora. Ci sono i figli. Ci sono le preoccupazioni e, sopratutto, ci sono i ricordi.
Ho messo un appunto tra le mie carte appese: ricordarsi di sedurre ancora, qualche volta. Guardare gli occhi, la strada, la luce, lo sfondo, il paesaggio. Trovare da dire- possiblmente parlando di altro-qualcosa della vita che improvviso rimanga sempre nella mente di lei chiunque lei sia, ovunque se ne vada poi, poco dopo, ravvivando i capelli.
Buongiorno ragazzi è uno dei libri più atipici che mi siano capitati tra le mani negli ultimi anni e di cui ho trovato molto difficile scrivere una recensione. Difficile non perchè non sia bella (affatto, è molto interessante e lo consiglio vivamente) ma perchè è estremamente difficile trovare le parole giuste per descrivere le emozioni dense e allo stesso tempo sfuggenti che questa raccolta dona ai suoi lettori.
Fin dalle prime strofe mi sono sentito prendere e trascinare in una marea di immagini e di sensazioni così vivide e così intense da avermi tolto addirittura il sonno tanto che credo di aver lanciato una serie di “benevole maledizioni”, tra una lacrima e l’altra, all’autore non solamente per avermi tolto il sonno ma per avermi regalato un libro bello da leggere ma quasi impossibile da recensire.
Credo di aver amato ogni singola strofa e ogni pagina che Valentino Ronchi ha scritto, favorito in questo anche dal suo stile scorrevole e molto piacevole, privo di pretenziosità o di aulicismi o di quei tentativi (puramente moderni) di fingere profondità e genialità laddove invece si cela una grande banalità.
In giornate come queste, dove il piacevole grigiore di Ottobre è condito dai colori caldi dell’autunno, riuscire a trovare quel cantuccio caldo dentro di sé dove fermarsi e guardare, con un po’ di sana nostalgia, al passato è davvero un lusso che ci fa bene.
Senza esagerare posso dirvi che ho trovato questo libro un vero toccasana per l’anima.