Purtroppo no, non si tratta del remake della pellicola che vede protagonista l’imprevedibile Renée Zellweger; la questione è ben diversa e non promette nulla di buono, se non catastrofiche scissioni nel mondo dell’editoria. Hachette, Bonnier, Warner Bros, Walt Disney, sono i nomi delle compagnie più influenti e potenti del mercato dei mass media che, proprio in questi giorni, si stanno schierando tutti sotto la stessa fazione. Le cause della ribellione sono molteplici ma interessano solo ed esclusivamente il grande tesoro di Jeff Bezos: Amazon e le sue politiche di vendita iniziano a stare un tantino strette ai grandi dell’editoria che non sembrano essere più disposti a scendere a patti con l’azienda di commercio elettronico statunitense.
Il fatto è questo: la compagnia Hachette non transige e si rifiuta di ridurre ulteriormente i prezzi inizialmente concordati; in tutta risposta Amazon, da aprile a maggio, rende un’impresa titanica l’acquisto di alcuni romanzi di Salinger, Gladwell, Colbert e altri, tutti autori appartenenti al gruppo editoriale francese. A detta di molti, Amazon, con l’intento di migliore i suoi standard di vendita, starebbe arrotondando per difetto i guadagni economici di autori e case editrici, sopratutto per quanto riguarda il commercio dei libri digitali, cercando di vendere gli ebook a 9,99 dollari invece che 12,99 o 14,99 dollari.
La storia, però, sembra ripetersi per quanto riguarda la distribuzione dei film di animazione Disney; la tattica messa in campo è sempre la stessa: Walt Disney non accetta di abbassare i prezzi di vendita e, di conseguenza, Amazon crea difficoltà ai clienti nell’acquisto online dei prodotti del suddetto marchio.
Ma non è tutto: autori statunitensi, e non, hanno preso l’iniziativa diffondendo nelle ultime ore una lettera indirizzata ai propri lettori denunciando i comportamenti scorretti attuati da Amazon nei confronti del gruppo Hachette.