A Firenze si abban-donano libri intenzionalmente!

A Firenze i libri sono pretesto per fare del bene, conoscersi, donare. Nella città italiana della cultura per eccellenza, si sta diffondendo un “movimento letterario” che poco ha a che vedere con quelli tradizionali che abbiamo studiato sui banchi di scuola, ma che perfettamente si coniuga con gli strumenti contemporanei di comunicazione. Si tratta degli “abban-donatori”, coloro che lasciano in vari luoghi della città dei libri, in modo intenzionale e accompagnati da un biglietto: segno riconoscitivo del fenomeno che sta dilagando. Sì, un vero e proprio fenomeno, perché il tutto ha avuto inizio il maggio scorso, quando Vezio Bonera e Chiara Ascheri hanno creato un gruppo in Facebook dal nome: “C’è un libro abbandonato…”; In poco tempo gli iscritti sono lievitati fino ad arrivare a 31 mila. L’idea è partita da Bonera, uno scrittore ex bocconiano e milanese, di 92 anni, che ha voluto fare qualcosa perché tornasse l’entusiasmo della lettura: se un libro viene ricevuto sotto forma di dono, sicuramente invoglia ed entusiasma chi lo riceve. Infatti è proprio questo il significato ed il fine del movimento, “abban-donare”, verbo coniugato e simbolo del gruppo, un libro in modo che chi lo riceva possa apprezzarne il contenuto, la scrittura, le riflessioni a cui porta: il dono dev’essere accompagnato da un piccolo biglietto che esprima il significato del gesto, il motivo del dono, e che permetta un riconoscimento come parte del gruppo. Insomma Firenze non stupisce mai, anche a secoli di distanza dai più celebri letterati della storia italiana, è sempre pronta a donare cultura.

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