Giovanni Verga e la famiglia, carteggio inedito vede la luce

Adnkronos, 2 dicembre, 17.21

”Non ho a rimproverarmi un’ora di quella destinata al mio lavoro che sia andata perduta”. Cosi’ Giovanno Verga (1840-1922) scriveva ai suoi familiari da Milano il 19 maggio 1874, all’indomani dei primi successi narrativi di ”Storia di una capinera” dopo un lungo e faticoso apprendistato. La chiarissima consapevolezza della sua scelta lavorativa di essere scrittore a tempo pieno, tra sacrifici, fatica e agognata fortuna, emerge dal volume ”Giovanni Verga – Lettere alla famiglia (1851-1880)”, pubblicato da Bonanno editore, a cura di Giuseppe Savoca, professore di letteratura italiana all’Universita’ di Catania, e Antonio Di Silvestro, ricercatore di filologia della letteratura italiana nello stesso ateneo. La nuova opera, presentata oggi nell’aula magna del Rettorato dell’Universita’ di Catania, raccoglie per la prima volta in un’edizione critica oltre 200 lettere spedite dall’autore di ”I Malavoglia” alla madre Caterina e ai fratelli, di cui la meta’ sono inedite. Anche nel caso delle missive edite, nella gran parte dei casi Savoca e Di Silvestro hanno corretto precedenti errori e ristabilito la versione originale, in precedenza spesso apparsa mutila. I resoconti che Verga fa costantemente ai suoi familiari sullo stato dei nuovi “lavori” hanno anche la funzione di comunicare che egli non si risparmia nessun “sacrificio” pur di non rendere vano l’investimento economico che la famiglia ha fatto e continua a fare su di lui.

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