Vita avventurosa di un’acciuga cantabrica – Lucio Di Cicco

Titolo: Vita avventurosa di un'acciuga cantabrica
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 172
Prezzo: € 18,00

C’è il mare di Conrad, il mare di Melville, il mare di Corto Maltese in Vita avventurosa di un’acciuga cantabrica (L’orma editore), il romanzo d’esordio di Lucio Di Cicco, ferroviere in pensione che conosce bene l’arte di narrare.

Una storia di un lungo viaggio di Giovanni, un personaggio picaresco, per i mari del mondo.

Un errare vagabondo di un uomo che in maniera esilarante di mare in mare brucia la sua vita o forse la ritrova alla fine di tutto, quando sa di non avere scampo.

Con ironia e la giusta dose di realismo magico, Di Cicco scrive un romanzo di piacevole lettura. E soprattutto lo scrive bene, molto bene.

Giovanni, un marinaio che della sua vita ha fatto un’avventura estrema, si trova sul ponte della Capitan Cerano. Sta per essere giustiziato e si gode gli ultimi minuti di vita in compagnia del suo boia.

Proprio a lui racconta la sua vita disgraziata e movimentata, il suo peregrinare per il mondo attraversando i mari, sfidando il tempo e le sue avversità.

Giovanni ritorna alla sua adolescenza quando per sfuggire ai carabinieri trova rifugio sotto il sartiame di una paranza.

La nave salpa e lui si trova imbarcato in un viaggio che durerà una vita in cui il mare avrà un ruolo fondamentale.

Il marinaio racconta al boia la sua esistenza di furti, truffe e raggiri passando da una nave a un’altra, solcando i mari del mondo, vivendo di espedienti.

Di Cicco ci consegna un personaggio bizzarro e intorno a lui inventa una trama picaresca.

Tutto il romanzo è pura avventura e il racconto in prima persona del marinaio Giovanni ha una forte tensione ironica che sconfina in un suggestivo e incalzante gioco esilarante.

Seguiamo il protagonista sulle rotte che solca: di avventura in avventura, di mare in mare, di nave in nave Giovanni visita il Bosforo, il Mozambico, la Malesia nelle sue avventure marinare incontra l’amore con le acciughe cantabriche.

«Le acciughe c’entrano nella mia vita. Non solo per il tempo che passai a Santander, per pescarle. C’entrano per molte ragioni. Intanto mi sentivo di avere un debito con il mio amico genovese di cui non sapevo neppure il nome e che non avevo potuto istruire alla vita avventurosa di quei pesciolini da due soldi, che ce n’è talmente tanti che la gente neppure ci fa caso e tutto quello che sa è che una donna magra, magra, senza culo né tette è secca come un’alice».

Giovanni si innamora di un’acciuga che si chiama Alice e cosi decide di scrivere a futura memoria Vita avventurosa di un’acciuga cantabrica. Ma quel manoscritto andrà perso nel suo vagabondare nel mare.

Lucio Di Cicco ha scritto un libro rocambolesco, divertente, un romanzo avventuroso e picaresco.

Giovanni è una simpatica canaglia, un personaggio umano con tutte le sue debolezze, un guitto di mare che nella sua esistenza spericolata ha superato la linea d’ombra, giocando sempre con il cuore di tenebra dell’azzardo.

Ti potrebbero interessare...

Login

Lost your password?

Per continuare a navigare su questo sito, accetta l'informativa sui cookies maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi