Una vita da ricostruire- Brigitte Riebe

Titolo: Una vita da ricostruire
Autore: brigitte riebe
Data di pubbl.: 2021
Casa Editrice: Fazi editore
Genere: Romanzo famigliare, Romanzo storico
Traduttore: Teresa Ciuffoletti
Pagine: 366
Prezzo: 17,50

Erano gli inizi degli anni ’30 del secolo scorso. La Germania, uscita pesantemente danneggiata da una guerra che aveva fortemente voluto, si trova nella peggiore recessione della storia della nazione tedesca. Le tensioni sociali sono molto forti e due movimenti politici (nazionalsocialisti a destra e comunisti a sinistra) agitano le piazze e gli animi dei tedeschi  rendendo la nazione una polveriera turbolenta. Mentre le forze della politica si agitano e scalpitano c’è chi prova a puntare al futuro. Il padre di Rike ha investito tutti i suoi soldi nella creazione dei grandi magazzini Thalheim&Weilsgerber, negozio che dovrebbe essere specializzato nell’alta moda sperando a un futuro più roseo per la Germania e le figlie,convinto che le idee nazionaliste sarebbero presto tramontate. Ma il destino ha in mente altri piani e il resto è storia. La dittatura, la guerra e la devastazione. Si arriva al 1945, nel mese di Maggio. Hitler è morto, Mussolini è finito e il secondo conflitto mondiale ha lasciato dietro di sé solo devastazione. Rike ha perso la madre e vive con le sorelle e la matrigna nello scantinato della sua vecchia casa per proteggersi dalle bombe che ancora piovono su Berlino piegando le ultime sacche di resistenza. La città è in mano ai sovietici che requisiscono brutalmente e molto velocemente beni e proprietà. Rike e quello che resta della sua famiglia sono costrette a scappare in un altro alloggio. La speranza è poca ma la ragazza è forte e, dopo un incontro casuale con una amica ebrea, sopravvissuta alle barbarie naziste, decide di iniziare a dedicarsi alla ricostruzione della città lavorando come donna di fatica e spostando le macerie dalle strade. Ma Rike ha un segreto: un magazzino poco lontano da dove vivono nel quale sono sepolte alcune stoffe e delle macchine da cucire, tutto ciò che rimane della grandiosa impresa di loro padre. Riesumate le macchine da cucito, le forbici e dotate del loro ingegno e della loro passione Rike e le sue sorelle cercheranno di riprendere la loro vita, tentando di ricostruirsi il futuro rubato dalla guerra e dal nazismo. Ma se il successo arriva rapido, i guai non tardano a presentarsi.

 

Tutti abbiamo bisogno di speranza e di ispirazione e, Una vita da ricostruire è un ottimo romanzo in cui si possono trovare entrambe le cose. Ho trovato questo libro molto intenso perché, partendo da una situazione terribile (la distruzione della guerra) ha mostrato come la speranza e la voglia di vivere sia riuscita a non abbandonare i sopravvissuti alle catastrofi peggiori del XX secolo.  Rieke è un personaggio bizzarro, quasi fiabesco anche se molto realistico. Una ragazzina nelle prime pagine del libro, che vede il mondo con uno sguardo innocente e disincantato, una giovane donna che, malgrado la guerra e la dittatura prova a vivere una vita normale, fatta di amore e di scelte (in un momento in cui scegliere è estremamente pericoloso) e si ritrova a lottare per sopravvivere alla vendetta di chi, sfidato dal nazismo, è intenzionato a prendere tutto.

Una vita da ricostruire non parla solo del coraggio della giovane e delle sue sorelle. Racconta di come eravamo (gli italiani, similmente ai tedeschi dovettero ricostruire tutto) e, soprattutto, riporta la storia delle silenziose Tummerfrau, le donne delle macerie, che lavorarono instancabilmente per la ricostruzione della Germania, spostando da sole macerie e ricostruendo edifici. Questo romanzo, uscito a una settimana di distanza dalla festa della donna, è una splendida esaltazione del coraggio e della forza delle donne che,messe in secondo piano dalla storia, hanno sempre ricostruito quanto distrutto dagli uomini.

Brigitte Riebe, autrice di questo romanzo decisamente particolare, rievoca la guerra e i suoi orrori ma non spinge i suoi personaggi all’autocommiserazione e alla disperazione. Non cerca nel lettore un pietismo ma mostra il lato forte delle sue protagoniste esaltando la vita e le capacità che queste hanno. È un romanzo che si concentra anche su un aspetto particolare, quello della moda e delle capacità che avevano le donne dell’epoca, dando una immagine pittorica e interessante di come fosse il mondo al momento della sua ricostruzione. Ammetto di non aver avuto problemi a leggere questo romanzo grazie al suo stile assai piacevole e alla sua capacità di essere molto coinvolgente e penso che possa essere una splendida lettura in grado di ispirare e di ricordare che, pur restando in silenzio e dovendo subire ancora molto, le donne (del passato e del presente) hanno scritto pagine di storia laddove gli uomini cercavano di annientare il mondo.

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Gabriele Scandolaro

Mi chiamo Gabriele e sono un lettore. Ho iniziato a leggere quando ero molto piccolo, complice una nonna molto speciale che invece delle classiche favole riempiva le mie giornate raccontandomi i capolavori teatrali di Shakespeare e di Manzoni. Erano talmente avvincenti le sue narrazioni che, appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere per conto mio. Ma terminato il mio primo libro ne ho iniziato subito un altro. Poi un altro. Da allora non riesco più a smettere di leggere. Quando non leggo o studio, lavoro come Educatore e suono il violino.

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