Autore: Franco Faggiani
Data di pubbl.: 2021
Casa Editrice: Fazi editore
Genere: Romanzo storico
Pagine: 264
Prezzo: 18.00
Francesca Capodiferro è una giovanissima geologa. Ha solo trent’anni ed è già a capo di una squadra dei Vigli del fuoco. Un carattere non sempre facile il suo, tanto che i rapporti tra lei e i suoi uomini sono spesso tesi. È la sera del 24 Agosto 2016. Francesca che si trova in missione sugli Appennini vicino al confine tra le regioni Lazio, Abruzzo e Marche è intenta a studiare delle strane spaccature nel terreno. Nessuno la accompgana, solo i suoi due fedeli cani, Rufus e Nuzzo. Non che a lei importi della solitudine. Si sente meglio così e le sue scelte di vita spesso non sono capite. Improvvisamente dalla terra sale un ruggito e poi un forte tremore. Francesc si spaventa e chiama al telefono il suo superiore avvisandolo del fatto. Ma quello che riceve in risposta è qualcosa di inaspettato. A pochi chilometri da dove si trova la geologa, Amatrice è nel caos. Gente che non ha più la casa, feriti, morti e dispersi. Un incubo che nessuno vorrebbe mai vedere.
Francesca non ha tempo per lasciarsi travolgere dalla paura o dalla stanchezza. Torna a valle e cerca di organizzare i soccorsi,
Inizia così il dramma di Francesca che, malgrado le ferite e la tatica, si trova a organizzare i soccorsi tra le macerie distrutte con alcuni dei membri della sua squadra disposti ad aiutarla mentre altri, stanchi e colmi di rancore per gli anni di incomprensioni non chiariti, non sono disposti ad ascoltarla.
Franco Faggiani, la cui scrittura mi aveva catturato grazie al romanzo Non esistono posti lontani, torna con una nuova storia. Toccante senza essere melensa, dura per l’argomento che è ancora una ferita aperta per tutti gli italiani (specie per coloro che vivono ancora in quelle zone martoriate), Faggiani con il suo romanzo celebra quello che è stato il lavoro coraggioso di Vigili del Fuoco (e di tutte le forze intervenute in quell’occasione) nell’organizzare il salvataggio delle popolazioni dell’Abruzzo.
La figura di Francesca è quella di un personaggio che deve lottare contro due diverse forze della natura ostile. Una che nasce dalla terra e dal suo continuare a crescere e cambiare. Una forza che l’uomo non può contrastare ma solo temere e rispettare. L’altra è una forza che nasce dal cuore e dall’animo umano, un pregiudizio amaro che colpisce Francesca per le sue origini, per la sua famiglia e per il suo essere donna a capo di una squadra di uomini.
Faggiani tocca contemporaneamente più temi diversi, trattandoli con eleganza e con sensibilità magistrale. Lo sfondo tragico della nostra storia si interseca molto bene con il dolore devastante che si può sentire entrando in intimo contatto con la protagonista.
Tutto il cielo che serve è un romanzo coraggioso e forte, come la sua protagonista. Era qualcosa di cui si sentiva il bisogno in questo periodo storico scosso dalle terremoti di varia natura.
Un invito a far emergere il meglio di noi e a trovare il coraggio per sostenere il prossimo e i propri sogni.