
Autore: Ciampi Paolo
Data di pubbl.: 2017
Casa Editrice: Ediciclo
Genere: Diario di viaggio
Pagine: 248
Prezzo: 16,00
“Nel tuo bagaglio, viaggiatore, che ci siano soprattutto domande, desideri, sogni.” Forse è questo lo stimolo che ha spinto tre cinquantenni a festeggiare il mitico compleanno della “media età” camminando? Paolo Ciampi, fiorentino, e due suoi amici decidono che non ci sia occasione più adatta per onorare gli Appennini – “un pezzo meraviglioso del creato” (J.W.Goethe ) – con un trekking da Bologna a Firenze: la cosiddetta Via degli Dei.
Tre uomini a piedi di Paolo Ciampi, Ediciclo edizioni, racconta quest’avventura maturata una sera d’estate particolarmente insopportabile in un pub, la birreria di sempre, con gli amici di sempre. Un viaggio da farsi per i cinquant’anni dopo aver visionato una quantità di cartine, guide e riviste di viaggio ed aver preso in considerazione tutte le mete solitamente gettonate europee e non. E dopo un’unica riunione operativa […] per prenotare posti tappa e soprattutto ristorantini ecco la partenza: un viaggio a piedi, lento, alla ricerca di vecchi legami e ricordi ma con lo sguardo attento a questa terra a due passi da casa. La scoperta di una strada che l’uomo ha percorso fin dai tempi più remoti: Etruschi, Romani, pellegrini, mercanti, avventurieri, uomini che nei tempi passati si spinsero da un versante all’altro dell’Appennino. Ed oggi che l’Alta Velocità la fa da padrona la lentezza del passo che abbandona l’asfalto non è solo un congedarsi dal traffico e dalla civiltà dell’auto bensì l’ingresso in un tempo regolato da un altro tempo. Ciampi ci regala questo diario di un cammino che abbraccia la nostalgia delle piccole cose, ispirandosi al noto “Tre uomini a zonzo” di J.K.Jerome. Ed è veramente un gran bel regalo perché la lettura non è solo piacevole e mentre riflette sui passaggi della vita allarga gli orizzonti alla storia e alla memoria e ci fa gustare a pieno la bellezza incontaminata di questi luoghi.
Tre uomini a piedi offre al lettore uno spunto per creare un diversivo alla routine. Nella lettura sprazzi di nostalgia e passaggi frizzanti. E poi l’immaginato arrivo al pub di sempre, accolti come eroi dagli amici…già l’immaginato fin dalla partenza… Ma soprattutto un insegnamento: “è dietro l’uscio di casa che non sempre, ma spesso sì, si possono fare grandi scoperte: e che se non si fanno è solo perché non abbiamo gli occhi per guardare”. Da leggere, assolutamente.