Autore: Claudio Magris
Data di pubbl.: 2019
Casa Editrice: Garzanti editore
Genere: Narrativa
Pagine: 88
Prezzo: € 15,00
Tempo curvo a Krems è il nuovo libro di Claudio Magris. Lo scrittore triestino, che festeggia gli ottanta anni, questa volta si cimenta con il racconto.
Cinque racconti per un piccolo libro di ottanta pagine in cui Magris fa i conti con il tempo affrontando il tema della vecchiaia, che in un certo senso rappresenta lo scorrere del tempo nelle nostre esistenze.
Ogni racconto è un piccolo gioiello narrativo in cui lo scrittore dal cuore della sua Mitteleuropa con una scrittura irreale sospende nelle trame metafisiche i suoi personaggi e li costringe a parlare del loro personale rapporto con il tempo, questa dimensione che con il suo eterno dileguare mette in rapporto ogni cosa con l’essere.
«Il tempo è signore della causalità: una causa produce un effetto e dunque lo precede, viene prima di esso». Così scrive Magris nel racconto che dà il titolo al libro. Il passato rivive nella memoria dei cinque protagonisti.
Ognuno va alla ricerca della propria nozione di tempo, quello perduto e quello ritrovato. Il tempo della vita, dell’amore, delle relazioni e dell’esperienza.
Magris questa volta al romanzo preferisce il racconto per indagare le tortuose strade del tempo che si insinuano nella letteratura.
I cinque protagonisti sono anziani, confessano di aver vissuto e nella vecchiaia colgono l’occasione per fare un bilancio del tempo che a loro è stato concesso.
Con una scrittura in cui il detto incontra il non detto, in questi racconti magistrali Claudio Magris mette su carta la sua poetica di scrittore di frontiera ripercorrendo da sopravvissuto e con incursioni nella storia le grandi stagioni della cultura mitteleuropea partendo dalla Trieste asburgica passando per la Grande Guerra e arrivando alla nostra contemporaneità liquida, dove i tempi triestini non si susseguono, ma si allineano l’uno accanto all’altro, come i relitti dei naufragi che il mare lascia sulla spiaggia.
Tempo curvo a Krems è un libro pieno di suggestioni. Ma è soprattutto il libro di uno dei nostri più grandi scrittori che in questa nuova avventura libresca è salpato dal porto di un infinito presente per ritornare ai tempi passati e ipotizzare una fuga verso tempi futuri per cercare la congiunzione in un solo punto, in un solo tempo.
Ci immaginiamo Claudio Magris, seduto a un tavolino del Caffè degli Specchi, che scrive per sottrarre il tempo e la letteratura all’oblio.