”A nostro avviso l’obiettivo non dichiarato di questo concorso e’ quello di fare cassa sui sogni e le aspirazioni di chi scrive: ai 130 euro (+ Iva) richiesti per la prima fase di selezione, con i quali i concorrenti sostanzialmente acquistano una scheda di lettura della loro opera, si aggiungono infatti altri 400 euro (+ Iva), destinati tra altre cose al noleggio di uno spazio espositivo di cui si fatica a capire l’utilita”’. E’ quanto afferma un gruppo di una cinquantina di giovani scrittori in una lettera aperta al sindaco e assessore alla Cultura di Firenze, Matteo Renzi, e all’assessore all’Universita’, Ricerca e Politiche giovanili Cristina Giachi, in cui si chiedono chiarimenti sul primo Festival dell’Inedito che si terra’ a Firenze dal 26 al 28 ottobre, con l’obiettivo di promuovere i nuovi talenti e lo scouting letterario, ”previo pero’ pagamento di cospicue quote di iscrizione da parte dei partecipanti”.
All’appello aderiscono da Firenze tra gli altri nuovi scrittori Alessandro Raveggi, Vanni Santoni, Emiliano Gucci, Marco Vichi, Sergio Nelli, Paolo Ciampi, Ilaria Giannini, Marco Simonelli, Francesca Matteoni, Gregorio Magin, Francesco Recami, Matteo Salimbeni, Rosaria Lo Russo, Paolo Maccari, Francesco D’Isa, Vittorio Biagini, Michele Dantini, Raoul Bruni. Aderiscono dal resto d’Italia tra gli altri Michela Murgia, Andrea Libero Carbone, Giorgio Vasta, Vincenzo Ostuni, Marco Mancassola, Gianfranco Franchi, Lucia Vergano e Alessandro Viti.
”Se una citta’ davvero aspira a essere comunita’ libera di scambio tra scrittori, ha il dovere promuovere e patrocinare iniziative di qualita’ – si legge nell’appello – dove scrittori e aspiranti possano veramente, e senza balzelli di sorta, entrare in contatto, e rifiutare quegli eventi che puntano innanzitutto a riscuotere denaro da chi coltiva un sogno”.