Francesca Fornario con “La banda della culla”, Einaudi, è la vincitrice della quarta edizione del Premio Letterario Hermann Geiger.
La premiazione verrà svolta pubblicamente venerdì 14 ottobre a partire dalle ore 21.15 presso il Palazzetto dei Congressi di Cecina (LI).
La scrittrice esordiente, nella vita quotidiana giornalista ed autrice per programmi satirici di radio e tv, è stata selezionata dalla giuria presieduta da Fabio Canessa – giornalista e critico cinematografico – e composta da altri sette giurati (prof. Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini; Pier Paolo Ciuffi, vice caporedattore Cultura e Spettacoli del QN; Elisabetta Falleni, della storica libreria Lucarelli di Cecina; Andrea Nacci, scrittore ed esperto di comunicazione; Giovanni Pelosini, saggista e docente; Elena Torre, scrittrice e giornalista; Riccardo Ventrella, responsabile comunicazione del Teatro della Pergola di Firenze ‒ Fondazione Teatro della Toscana).
L’opera vincitrice racconta dell’avventura intrapresa da tre giovani coppie che si incontrano e scontrano con l’obiettivo di avere un figlio, tema attuale e controverso nella società italiana di oggi: “dando vita a un intreccio tragicomico che, mentre satireggia vizi e ipocrisie della politica e dei media, fa emergere con delicata sensibilità i desideri e le responsabilità che oggi implica la scelta di formare una famiglia. Un romanzo sorprendente, servito da dialoghi brillanti e orchestrato da una coralità di personaggi azzeccati, capace di affrontare i massimi sistemi con umorismo e una leggerezza che nasconde la profondità in superficie, raccontando “la guerra di tutti contro tutti” che “tutti stanno perdendo” e insegnandoci a raccontarla “di sguincio”, in modo da serbarne la fragranza umanissima e scatenare le potenzialità grottesche di quel gioco illogico che è la vita, tra l’ottusità degli uomini e il capriccio del destino” spiega Fabio Canessa.
Il premio, ideato dalla Fondazione Culturale Hermann Geiger di Cecina, è volto all’individuazione e incentivazione degli scrittori emergenti italiani, che siano spronati nella produzione di testi di valore; nell’incoraggiamento di quegli autori esordienti che spesso non debuttano per mancanza di opportunità.
Oltre alla vincitrice Francesca Fornario sono stati premiati altri nomi candidati al Premio: è stata segnalata l’opera di Ruska Jorjoliani, “La tua presenza è come una città”, Corrimano Edizioni per essere “un’opera potente e originale, che compone insieme un affresco storico della Russia e un omaggio alla sua letteratura”; menzionata invece l’opera di Claudio Parenti “Una storia. La mia vita a Ponteginori tra il fiume Cecina e il Bar Betti”, Tagete Edizioni: “un uomo oggi anziano scrive una lettera al nonno scomparso da tempo per raccontargli la sua esistenza. L’espediente, semplice e felice come la narrazione, serve a comporre un’autobiografia esemplare per autenticità e freschezza. […]Ci sentiamo così partecipi delle vicende private dell’autore da farci venire voglia di visitare Ponteginori”.
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